Euroluce Review: Padiglione 18 – parte 2

La Redazione di LighitingBit presenta la consueta Review di aziende e prodotti, visti tra i padiglioni della Fiera.
KARBOXX
È giovane e proiettata all’innovazione, votata al design più raffinato e all’utilizzo di materiali tecnologicamente all’avanguardia.
E’ Karboxx, brand di fascia alta dalle grandi potenzialità che si presenta a Euroluce forte delle sue esclusive collezioni in fibra di vetro e fibra di carbonio, veri e propri segni distintivi del marchio.
Materiali resistenti e moderni, plasmabili in forme raffinate, minimaliste e calde.
Materiali in grado di regalare leggerezza e allo stesso tempo solidità.
Materiali che interpretano il tema della luce coerentemente con quell’immagine aziendale fatta di sofisticata semplicità.
Da  un continuo lavoro in ricerca e sviluppo nascono così le soluzioni illuminotecniche dell’azienda udinese; proposte, come Sun – lampada da terra, sospensione e tavolo – disegnata da Brian Rasmussen.
Il concept, basato sul tema del chiaro-scuro, si esplicita attraverso le aperture sul paralume che permettono alla luce di giocare, riflettersi, sottolineare la forma sferica, creando una serie di esplosioni luminose proprio come il sole.
ROTALIANA

In ognuno dei suoi prodotti c’è una dose
– piccola o grande – di qualità illuminanti, in grado di fornire nuove soluzioni per la vita quotidiana: questo è il messaggio che Rotaliana – attraverso il suoi “Enlightenments”, ovvero Illuminismi, Illuminazioni – vuole trasmettere.
Le sue lampade – innovative, funzionali e a basso consumo energetico – eccellono per qualità dei materiali e tecnologie impiegate, per un’estetica innovativa ma non effimera.
Con identità diverse – dai prodotti basic a quelli “sartoriali”, dalle soluzioni adatte al contract fino a quelli indicati per l’ambiente domestico – le soluzioni Rotaliana costruiscono ambienti e micro-ambienti di luce.
Cosi, tra le novità presentate a Euroluce, tipologie tradizionali come Campanula, Lampion, Lucio, si alternano a soluzioni multifunzionali come Eolo e Diva, in cui la luce è associata ad altre funzioni e dà vita a una nuova generazione di apparecchi luminosi e specializzati.
A lato: Eolo, apparecchio disegnato da Dante Donegani e Giovanni Lauda per la diffusione di luce cromatica e di profumi ambientali in cui l’esperienza visiva è associata a quella olfattiva.
FABIAN ILLUMINAZIONE

46 anni di impegno
in ricerca e sviluppo per sviluppare nuove soluzioni di luce.
90 tecnici e 28 tra architetti e designer.
450 lampade per reinventare luce e spazio.
1800 clienti nel mondo e 220.000 punti luce distribuiti ogni anno.
È Fabian Spa, azienda veneta dal sapore internazionale produttrice di lampade per l’habitat e il contract.
Collezioni dalle molteplici personalità in cui stili, design e tendenze vengono da sempre personalizzati utilizzando tecnologie produttive all’avanguardia e collaborando con svariati designer e architetti di fama internazionale.
Queste le soluzioni proposte da Fabian. Soluzioni in cui, all’alta qualità della componentistica – da sempre parte essenziale dell’offerta – si somma l’attenzione per l’estetica e il design più contemporaneo.
Ne è esempio Dune, lampada con struttura in metallo verniciato o poliestere, rinforzato con fibra di vetro e diffusori in vetro soffiato bianco satinato.
PENTA
È sempre più una scelta di stile quella della comasca Penta: lampade carismatiche dalle forme sorprendentemente lineari e dai materiali innovativi, per luci che – siano calde o brillanti, soffuse o intense, tradizionali o innovative – trasformano gli ambienti con la loro personalità e con la loro presenza.
Ampliate le collezioni ( non più solo per soluzioni indoor, ma anche specificatamente progettate per spazi contract e outdoor) l’azienda propone un parterre di proposte che spiccano per eleganza e preziosità senza tempo.
Come Twins, lampada dalle linee rigorose ma, allo stesso tempo, morbide e semplici.
In alluminio Alulife lucido, disponibile nei colori argento e nero nelle versioni da terra e da tavolo, Twins – disegnata da Nicola Gallizia – è una lampada concettuale dalla forte anima che regala, grazie alle sue linee pulite e monolitiche, un’eleganza e una luminosità sorprendenti.
SLIDE
In fiera e al Superstudio-Temporary Museum for New Design con lo stand Pink Karim e l’allestimento del Dada Cafè, Slide si presenta al pubblico di Euroluce con le nuove proposte nate dalla collaborazione con Karim Rashid, Gianni Arnaudo e numerose firme emergenti.
L’azienda – che fonda la propria natura sullo sviluppo di soluzioni innovative applicate al polietilene – arricchisce la propria offerta con numerose novità, innovatrici e funzionali, dal design pulito, colorato e in grado di stimolare nuove possibilità decorative.
In anteprima assoluta vengono presentati i tre innovativi progetti elaborati da Karim Rashid: Blos, Concord e Rap.
Tre sedute, tre anime. La prima, rivisitazione della storica sedia a dondolo, la seconda, uno sgabello dalle linee slanciate e avveniristiche, la terza – Rap – un avvolgente e lineare divano luminoso a due posti.
E’, invece, di Gianni Arnaudo la lampada da parete o piano d’appoggio Fizzz, lampada a forma di tappo a corona per ambienti dall’inconsueta atmosfera.
Completano l’offerta Slide le numerose soluzioni disegnate da una ricca schiera di giovani designer dall’alto potenziale: da Pure di Lab 81 a Bijoux firmata Wortmann e Hopf,  da Love – lampada a forma di cuore disegnata da Stefano Giovannoni – alla divertente altalena Swing Lamp, lampada minimalista firmata dallo studio BCXSY.
FONTANA ARTE
Sono 600 i metri quadri che ospitano le due nuove collezioni – una di apparecchi per interni, una per esterni e luoghi pubblici – presentate da FontanaArte.
Con la volontà di testimoniare la matrice storico-culturale dell’azienda – votata alla progettualità e alla sperimentazione – lo spazio espositivo, curato dall’Arch. Piero Russi, è luogo esemplare in cui ogni singola soluzione illuminante esplicita le proprie uniche, speciali, peculiari caratteristiche.
Svariati i materiali utilizzati: dal vetro soffiato al vetro piano industriale, dalla fibra di vetro agli estrusi in alluminio e alle fusioni in ferro e alluminio.
Elevati i contenuti innovativi sia per le funzioni e l’utilizzo di fonti luminose a basso consumo, sia nei processi produttivi.
Le quindici nuove proposte sono, allora, impronte evidenti del cammino di un’azienda che, dal 1932, crede nel valore di una “bellezza strutturata”; un’estetica che – unita all’approfondimento tecnico ed alla cura estrema del particolare funzionale – dà vita a prodotti senza tempo né età, senza data di scadenza né di usura sociale.
A lato: Ala, lampada da parete di Filippo Taidelli: in metallo cromato, policarbonato alveolare e metacrilato bianco opale, leggera flessibile ed effimera come la tela di un quadro ammirata in trasparenza.
STUDIO ITALIA DESIGN
Sono unioni perfette tra forma e funzione, eleganza ed efficienza, tradizione e futuro, le lampade di Studio Italia Design.
Nata sotto il segno del “Decotec” – concetto che rimanda alla fusione tra decoro e tecnologia – la nuova collezione 2009 dell’azienda veneta è un insieme di soluzioni dai nomi evocativi che ne celebrano il percorso produttivo: un percorso fatto di equilibri fra stile e design di tendenza, tecnologie e materiali all’avanguardia, elevate conformità qualitative e rigorosi livelli formali.
È grazie a questi binomi fra poli – apparentemente – contrapposti che Studio Italia Design, da tre generazioni, è protagonista – in Italia e nel mondo – del settore d’illuminazione per interni.
Come non ricordare Blow di Pio & Tito Toso e Nuvola di Denis Santachiara, esposti rispettivamente al museo Moma di New York ed al  Museum Of Contemporary Art di Shangai?
Stesso genio formale per le lampade della nuova collezione 2009 proposta a Euroluce: da Magnetita – lampada da tavolo dal rigore formale assoluto ed equipaggiata con un avanzato sistema di sorgenti LED ad altissima efficienza e forte risparmio energetico – a Ufo, disegnata da Brian Rasmussen. Un intreccio di sensazioni ed emozioni inaspettate che, grazie alle infinite combinazioni di colori disponibili, offrono all’utente la possibilità di comporre la lampada che più rispecchia la propria personalità.
DANESE
Viviamo in un momento storico che impone scelte forti e in controtendenza: il progetto deve svilupparsi secondo una rinnovata sensibilità” che – dice Carlotta De Bevilacqua, CEO di Danese – si esplicita attraverso una “environmental innovation, dove per environmental si intende non solo l’ambiente naturale ma anche quello sociale, morale, civile. Un’unità globale (…) di istanze diverse che hanno al loro centro l’uomo”.
Riparte dalla cultura Danese: reinterpreta scenari di vita in modo intelligente, attento alle necessità del singolo e al suo rapporto con ciò che è altro rispetto a lui, sia esso persona o ambiente.
Hub aperto a 360° dove contaminazione, interscambio e condivisione sono i fils rouges che ne connotano la filosofia, l’azienda si propone quale testimone di un nuovo concetto di progetto: tutta la collezione Danese è espressione di un design consapevole, responsabile e attento.
Sincerità, leggerezza, sostanza: queste le parole chiave di un prodotto durevole che dialoga con l’uomo che lo utilizza e con l’ambiente che lo accoglie.
Così è Miyako, firmato Studio 63: tecnologie produttive semplici, nuove sorgenti alternative a risparmio energetico, essenzialità di forme e ampia gamma di colori per una soluzione tutta rivolta verso gli aspetti più emozionali della percezione e della personalizzazione.

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