Romania un mercato in crescita per le aziende italiane

La Romania, che negli ultimi anni ha segnato un ritmo di crescita notevolmente al di sopra della media Europea, ha registrato anche nel 2006 un significativo sviluppo del Pil (+7,2% rispetto al 2005), il quale ha raggiunto i 96 miliardi di euro.

Secondo le fonti ufficiali governative il settore delle costruzioni rappresenta il primo elemento di traino della domanda interna; il forte sviluppo edilizio sia in ambito residenziale, sia in quello commerciale-produttivo costituisce anche un forte motivo di interesse da parte di investitori esteri. Gli investimenti lordi fissi sono cresciuti a ritmi superiori al 10% nel periodo 2004-2006 e si prevede rimangano su tale livello anche per il 2007.

Gli investimenti diretti esteri (Ide) hanno iniziato a confluire in Romania sin dagli anni Novanta all’inizio del massiccio processo di privatizzazione. I gruppi esteri hanno dapprima approfittato della dismissione di vecchie aziende di Stato e successivamente proceduto all’acquisizione di alcuni operatori locali già operanti nel mercato. Il basso costo della manodopera e di alcune materie prime presenti sul territorio (quali in legno) hanno ben presto condotto le aziende estere ad implementare veri e propri stabilimenti produttivi ex novo.

Dal punto di vista dei consumi interni di mobili per ufficio nel corso del 2006 la crescita è stata pari al +8,6%. Il trasferimento di know how avvenuto negli anni sta portando alla nascita di nuove aziende produttrici ed alla moltiplicazione delle iniziative imprenditoriali che influiscono positivamente sui consumi del comparto. Il meccanismo virtuoso innescato dalle attività di investimento ha portato anche ad un miglioramento dei livelli salariali: dal 2000 al 2006 lo stipendio medio lordo è più che raddoppiato.

Tuttavia, permane una forte disparità sociale, principalmente dovuta alla mancanza di meccanismi di redistribuzione della ricchezza, che si riflette in maniera netta sui consumi di arredamento in generale. In particolare vi è da un lato una fascia (ancora molto ampia) di popolazione con bassa capacità di spesa, mentre dall’altro una fascia di consumatori che conta, invece, su un forte potenziale di acquisto. Il mercato interno si presenta così essenzialmente diviso in due parti: quello della fascia economica (in cui le aziende domestiche sono fortemente competitive) e quello della fascia medio-alta (in cui sono i competitor esteri a detenere le maggiori quote di mercato). In effetti le aziende di mobili per ufficio rumene, per rispondere alla ripartizione del mercato, hanno siglato numerosi accordi commerciali e distributivi con produttori esteri. In sostanza i mobili direzionali e di fascia medio-alta venduti sono spesso costituiti da prodotti importati principalmente dall’Italia mentre per i sistemi operativi e per lo storage ci si affida principalmente ai mobili di produzione locale.

Le principali aziende estere dell’ufficio presenti in Romania con rilevanti quote di vendita sono le italiane Las Mobili, Sinetica, Doimo, Fantoni, Sitland, Archiutti, Methis, a queste si aggiungono Steelcase (Usa), Antares (CZ), Bene (AT), Sato (GR).


Romania. Import di mobili per ufficio
Milioni di euro e quota percentuale 2006

2002
2003
2004
2005
2006
% 2006
Italia
3,9
5,2
4,7
6,7
8,6
28,3
Francia
1,5
1,7
1,9
2,5
5,4
17,8
Germania
1,3
1,5
1,6
2,1
3,0
10,1
Cina
0,1
0,1
0,2
1,0
2,1
6,8
Grecia
0,2
0,2
0,4
1,0
1,7
5,6
Altri
3,4
3,4
5,0
5,8
9,5
31,4

(Fonte: elaborazioni Csil di dati Eurostat)


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