Le novità LaCividina: innovazione e tradizione

L’edizione 2023 del Salone del Mobile, è stata l’occasione per LaCividina per presentare le due collezioni di sedute inedite che, con linguaggi differenti, interpretano la medesima commistione di innovazione progettuale e tradizione costruttiva.

Dorothea, disegnato da Andrea Steidl, è il sistema modulare che si evolve oltre il confine della linearità, sperimentando composizioni organiche, spontanee, vive. La poltroncina Agetti di Garcia Cumini spoglia, invece, dalle sovrastrutture il concetto di morbidezza per riprodurlo nella sua essenza più autentica in una seduta rigorosa che sfida le regole dell’imbottito classico.

DOROTHEA, sistema di sedute componibile

Ispirazione naturale e modularità avanzata si confermano ancora protagoniste della collaborazione tra Andrea Steidl e LaCividina, che a Milano presentano Dorothea, il sistema di sedute che rompe i tradizionali schemi compositivi dell’imbottito.

Componibilità a evoluzione naturale

Spunto per il design di Dorothea, una specie del Lithops, è l’omonima pianta grassa dei “sassi viventi”: la seduta planare e asimmetrica viene avvolta da uno schienale scultoreo che funge da elemento portante del sistema. Più sottile nella parte centrale, questo aumenta in spessore alle sue estremità, abbracciando l’imbottito e generando un’accogliente fluidità di linee morbide e volumi netti.
Le forme organiche, declinate in nove moduli – cinque sedili e quattro schienali di diverse dimensioni –, incoraggiano composizioni complesse e originali che si spingono oltre la classica modularità lineare. Proprio come in natura, i singoli elementi si accostano in modo spontaneo e, seguendo la tangenza delle proprie curve, si evolvono in colonie che sfruttano appieno la dimensionalità dello spazio.

Leggerezza sospesa

A bilanciare i volumi generosi della seduta è poi un’inaspettata leggerezza, concessa dal sistema di appoggio: una piattaforma leggermente arretrata rispetto al perimetro dell’imbottito permette a quest’ultimo di “galleggiare” visivamente all’interno dell’ambiente in cui si inserisce.
La medesima suggestione ricorre anche nella progettazione dello scrittoio integrato al profilo esterno del sedile, che evoca la caratteristica foglia della pianta con un interessante effetto di sospensioni e sovrapposizioni.

AGETTI, poltroncina e divano

Dalla prima collaborazione tra Garcia Cumini e LaCividina nasce Agetti, una poltroncina con caratteristiche architetturali e che sfida le regole della seduta classica.
Gli elementi che la compongono ne definiscono con immediatezza l’identità: nitida e senza esuberanze, contenuta e capace di inserirsi nei contesti residenziali e commerciali con eguale efficacia.
La piccola scultura di Garcia Cumini concentra su di sé i volumi snelli e la nitidezza delle cuciture, con una costante morbidezza “controllata” di tutto l’imbottito. Tutto ciò è apprezzabile in una struttura con dimensioni volutamente contenute, declinabili nelle versioni di poltroncina e divano.
Con Agetti, LaCividina esprime la sua natura pragmatica, precisa e solida, portando le proprie capacità realizzative, tecnologiche e artigianali ai massimi livelli.

Le inclinazioni

Agetti è anche la traduzione di un’opera di ingegneria del legno. La sua struttura in massiccio di faggio segue le regole della scuola friulana dell’imbottito.
Lo schienale, elemento peculiare che colpisce per la sua inclinazione di 70°, si collega al sedile – ampio e definito – attraverso un sistema di rinforzi in metallo che danno alla seduta stabilità e pulizia del dettaglio. I braccioli proseguono la via concettuale di Agetti e si interrompono creando un momento di rottura e uno spazio di vuoto naturale.

La morbidezza corre su linee rigorose

Agetti è una poltroncina concreta nel suo design essenziale così come nell’accentuato (e forse inaspettato) comfort, ottenuto con lavorazioni e interventi di precisione: le cuciture corrono perfettamente dritte sulle linee, le cinghie elastiche rinforzate vengono inserite anche nello schienale per renderlo straordinariamente accogliente, i tessuti diventano protagonisti di morbidezza al tatto ed estetica distintiva.

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