L’impegno di Assufficio per Eimu.2006

Paolo Borsani, presidente di Assufficio, ha precisato l’impegno e gli intenti dell’associazione in vista di quella che si prevede come una manifestazione cruciale per il settore.

“Da tempo Assufficio investe risorse ed energie per ribadire l’importanza di valorizzare la credibilità del nostro comparto impegnandosi su più fronti ed in modo incisivo, sia attraverso un coinvolgimento forte degli associati sia confrontandosi con i propri interlocutori più diretti. Questo testimonia come l’associazione sia orientata a farsi sempre più interprete delle imprese associate e tutti i nostri sforzi si concentreranno in vista di Eimu 2006, rassegna del mobile per ufficio, che ha visto negli anni più recenti crescere in modo esponenziale l’interesse degli operatori, anche in considerazione degli elevati standard qualitativi raggiunti.

È per questa ragione che Assufficio, insieme a Federlegno–Arredo e Cosmit, è fortemente motivata a far crescere ulteriormente la rassegna come ‘progetto’ e concreta opportunità per il settore. Nell’edizione 2006, dunque, sotto i riflettori di una ribalta internazionale nel contesto prestigioso del Salone del Mobile, i produttori di mobili per ufficio ‘utilizzeranno’ Eimu come biglietto da visita per proporsi al mercato investendo non più in prodotti, ma soprattutto in soluzioni e progetti integrati in grado di soddisfare le sue nuove esigenze. Questo richiederà da parte di Assufficio e degli altri enti preposti grandi investimenti in termini di energie e risorse, che certamente punteranno sulla comunicazione e proseguiranno lungo la strada, rivelatasi vincente, di connotare la rassegna con un leit-motiv dal forte appeal, come è accaduto nelle edizioni precedenti.

Abbiamo individuato il macrotema trasversale ‘Wellness@Work’ attorno al quale saranno chiamati ad esprimersi gli espositori e che, rispondendo a concreti input del mercato della domanda, andranno in direzione della valorizzazione dell’ambiente ufficio. Un luogo che sia realmente in grado di influenzare la qualità del luogo del lavoro, coniugando efficienza, comfort e benessere: un ufficio dunque piacevole da vivere ed accogliente quasi fosse una seconda casa. Eimu dovrà rappresentare, nelle nostre intenzioni, un’occasione concreta per misurarsi ‘sul campo’ portando il valore aggiunto di un’offerta fatta soprattutto di progetti e soluzioni da declinare al meglio in un’ottica di flessibilità e trasversalità rispetto alle nuove esigenze dell’ufficio. Il futuro ci prospetta infatti un luogo di lavoro sempre più dinamico e snello, dal layout facilmente riadattabile, versatile e allo stesso tempo capace di integrarsi con gli spazi che si delineeranno. Questo significherà, realisticamente, studiare con cura quasi parossistica la versatilità dei componenti, ma anche le forme anatomiche, gli stessi meccanismi e sperimentare rinnovati e sempre più efficaci impieghi dei materiali.

Mi pare superfluo aggiungere che, in questo sforzo, la ‘quadratura del cerchio’ potrà avvenire da parte delle aziende solo combinando i risultati con la costante prezzo, una variabile dolente e tuttavia basilare, con la quale tutti noi dobbiamo confrontarci. Sulla base di queste premesse, le aziende associate saranno chiamate ad operare per affrontare insieme, e con obiettivi comuni, la delicata congiuntura economica che il comparto sta attraversando. Un contesto connotato da una forte competitività, che spinge le imprese a rivolgere l’attenzione verso aspetti meno immediati quali, ad esempio, la percezione da parte del cliente della capacità distributiva dell’azienda o, ancora, sull’efficienza/tempestività del servizio.

Rispetto ai nuovi attori che provengono soprattutto dall’Est europeo, Asia e Cina che, oltre ai margini, stanno cercando di erodere il nostro stesso mercato, dovremo dunque diventare sempre più competitivi. E ciò significa ottimizzare le attuali politiche di service puntando alla soddisfazione del cliente e, nell’ottica che ho indicato, valorizzare la centralità dei bisogni dell’utente degli arredi per l’ufficio. Su questo fronte, soprattutto, l’associazione svilupperà un’attenzione particolare per le richieste che giungono da mercati nuovi o ‘alternativi’ come nel caso del home office o dello small office, che ci orienteranno sempre più verso il soddisfacimento di comfort e del benessere. Il mio augurio è che, pur nelle oggettive difficoltà che l’economia mondiale e nazionale ci impongono, non venga mai meno, e per quanto riguarda il nostro ruolo associativo sono certo che è così, almeno fra noi operatori non venga mai meno l’interesse e l’impegno a confrontarci costantemente e coerentemente su un piano di reciproco rispetto in un’ottica di crescita dell’intero comparto”.

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