Si è tenuta tra il 19 e il 25 ottobre a Pordenone la quinta edizione di Zow, Salone Internazionale dei Componenti e Accessori per l’Industria del Mobile.
Con 625 espositori (70% produttori italiani e 30% stranieri provenienti da 26 Paesi), molti dei quali hanno richiesto un aumento della superficie del proprio stand rispetto alle edizioni precedenti, la manifestazione ha fatto registrare un ulteriore successo. Infatti, nonostante Zow si sia già ampliato di un padiglione rispetto alla passata edizione (raggiungendo i 30.000 mq di superficie coperta) alcuni produttori sono rimasti in lista d’attesa, tanto che per l’anno prossimo è già previsto un ulteriore ampliamento con la costruzione del Padiglione 9.
Questa edizione ha visto una notevole crescita anche del numero dei visitatori: più di 18.000, con un incremento dell’11% degli ingressi. Dalla prima edizione, che aveva visto 6.900 presenze, la crescita della manifestazione è esponenziale. Il successo della formula Zow dipende da due componenti essenziali: innanzitutto l’ambiente di lavoro rilassante, pervaso da un’atmosfera che invita al colloquio e al confronto: una cornice composta da una volta stellare di luci a soffitto e, a pavimento, una moquette che smorza suoni e rumori di fondo, un quartiere fieristico completamente cablato che ha assicurato l’accesso wi-fi alla rete Internet in ogni padiglione e che ha presentato una reception nuova e luminosa, dal look più sobrio e deciso. In secondo luogo la forte vocazione al B2B: a prescindere dalla qualità dei produttori che espongono, rappresentativi del gotha delle aziende di settore, Zow si pone come palcoscenico che permette agli espositori di mostrare in anteprima i risultati della propria ricerca sul prodotto. Infatti è sempre stata prerogativa di Zow quella di ospitare la presentazione delle novità più attese dagli operatori dell’industria del mobile, in vista delle grandi fiere di settore che hanno luogo nei primi mesi dell’anno successivo.
Zow si propone come il luogo dell’innovazione e delle idee, una caratterizzazione fortemente voluta fin dall’inizio dal suo fondatore, Peter H. Meyer, che ha individuato in questa particolarità il punto di forza della manifestazione. La grande varietà tipologica delle aziende espositrici consente inoltre ai visitatori (titolari d’azienda, responsabili sviluppo prodotto, responsabili commerciali) di fruire di un ampio ventaglio di offerta: semilavorati, ferramenta, elementi e sistemi da incasso, materiale da imbottitura, tessuti e pellami, superfici, rivestimenti interni e prodotti chimici.
Interessante in particolare rilevare come si sia confermato l’elevatissimo tasso di internazionalità della rassegna, che ha contato sulla presenza di operatori provenienti da più di ottanta differenti Paesi; si è ulteriormente consolidata la forte percentuale di operatori esteri, rilevata in oltre 3.500 ingressi, in aumento del 22% rispetto alla precedente edizione. Non a caso la vocazione all’internazionalità del salone è confermata dalla presenza ufficiale nel novero dei Saloni internazionali secondo le più recenti normative in materia. Cresciuta nell’ambito di un distretto locale a forte caratterizzazione produttiva per la grande presenza di piccole e medie aziende di settore, Zow si è trasformata in una manifestazione internazionale nell’arco di poche edizioni. Fondamentale per la creazione di un’immagine di grande portata è stata la costante e inesauribile promozione realizzata su scala internazionale attraverso canali di comunicazione differenti: la presenza pubblicitaria e redazionale su tutte le più importanti testate di settore e la partecipazione alle principali fiere del mobile e della componentistica, il capillare lavoro di mailing mirato con l’invio di inviti personalizzati a espositori e visitatori in tutto il mondo.
La prossima edizione di Zow si terrà dal 18 al 21 ottobre 2006.
(a cura di Fabrizio Todeschini, direttore di HU)
Zow Pordenone |
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