Treviso punta sul design per la competitività delle imprese e del territorio

Imprenditori e designer a confronto in un convegno promosso da Adi, con la delegazione del Nord Est, Federlegno e Unindustria Treviso al Centro Direzionale di Veneto Banca a Montebelluna: “Design da competizione”, un’importante occasione di riflessione sul ruolo e l’evoluzione del design in un’economia industriale evoluta. Design dunque quale risorsa per la competitività: Treviso e la sua provincia puntano a rafforzare il proprio ruolo nel valorizzare e sostenere una moderna cultura del disegno industriale quale asset essenziale per il riposizionamento internazionale dell’industria italiana.

I lavori del convegno sono stai aperti dai saluti di Andrea Tomat, presidente di Unindustria Treviso, Roberto Snaidero, presidente di Federlegno-Arredo, e Federico Tessari, presidente di Unioncamere Veneto; moderatore Paolo Favaretto, architetto, designer e presidente di Adi Nord Est. Sono poi seguite le relazioni di Carlo Forcolini, presidente nazionale di Adi, che ha parlato di ‘Promozione e difesa del design italiano in Italia e all’estero’, di Alberto Fumagalli, direttore generale di Giugiaro Design, su ‘Design e ingegnerizzazione del prodotto’, e di Tersilla Giacobone, giornalista della rivista Interni, che ha trattato il tema del ‘Design industriale come fattore critico di successo’.

Il convegno è proseguito con una sessione dedicata alle testimonianze di Paolo Battistoni (designer di Nordica), Evelina Bazzo (Adi Design Index), Paolo De Lucchi (Studio De Lucchi), Paolo Fantoni (Fantoni), Graziano Lazzarotto (Electrolux), Roberto Ragazzi (Firme di Vetro) e Alessandro Terzariol (MM Design). Le conclusioni sono state affidate a Roberto Migotto, presidente di Federlegno-Arredo Triveneto, e ad Antonio Zigoni, presidente del Gruppo Legno-Arredamento di Unindustria Treviso.

“Il continuo cambiamento dei modelli produttivi e di consumo ha precisato Roberto Snaidero nel suo intervento – sta affidando sempre più importanza ai connotati e alle attività immateriali in grado di conferire valore al prodotto. Il design italiano, oggi, mescola funzionalità e creatività assemblando materiali diversi e valorizzando materiali considerati di scarto o di ripiego, reinventando oggetti e rispondendo a sollecitazioni provenienti dai media e dalle preoccupazioni della comunicazione globale, a sottolineare come l’aspetto estetico risulta di pari importanza rispetto alla forma e alla funzione nell’approccio progettuale dando in molti casi al materiale, il compito di fare la differenza. Fin qui insomma, tutto bene, ma debbo ricordare come questo patrimonio sia oggi in pericolo: ci sono, nel mondo, autentici ‘ladri dell’intelligenza altrui’, furbi che copiano pedissequamente le idee. Lo sappiamo tutti, vi è una fiorente industria dell’imitazione, che richiede provvedimenti nazionali, ancor meglio, europei e mondiali a tutela delle opere di design e, più in generale, dell’ingegno, ricchezza principale delle imprese dei settori che Federlegno–Arredo rappresenta, imprese il cui successo è basato il larga misura sul design. È per questo motivo che, da quando ho l’onore di presiedere Federlegno–Arredo, ho fortemente sostenuto un’azione in sede comunitaria al fine di ottenere dalla Commissione Europea un’adeguata protezione nei confronti dei plagi provenienti dagli altri continenti, così come sono state richieste una serie di azioni prioritarie a contrastare la concorrenza anomala dei nuovi competitori, siano essi provenienti da Paesi extra europei che da Stati membri dell’Unione, sia attuali che di prossima entrata”.
(a cura di Fabrizio Todeschini, direttore HU Habitat Ufficio)

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