Il generale rallentamento del mercato immobiliare ha riguardato anche il comparto uffici, per il quale la crescita nominale dei prezzi è stata la più bassa dal 1999 ad oggi, con una performance del +3,1% nel primo semestre 2006. Lo ha evidenziato il primo rapporto Nomisma sul mercato immobiliare degli uffici.
Dai dati è emerso anche un generale allungamento dei tempi di vendita e soprattutto di locazione degli uffici. Venezia risulta al primo posto in Italia per il prezzo degli uffici, dove si può spendere fino a 11mila euro al mq, ma i prezzi medi massimi sono di 7.833 euro al mq; al secondo posto c’è Milano con i suoi 7.450 euro al mq, segue Roma con i suoi 7.230 euro al mq. Spostandosi dal centro storico alla periferia, i prezzi medi minimi scendono fino a 1.014 al mq a Palermo, 1.000 euro al mq a Catania e 988 euro al mq a Genova, che si attesta come la città italiana più economica.
Il rapporto sottolinea anche che il valore degli immobili ad uso ufficio ha registrato una perdita del 30% nella fase negativa del ciclo immobiliare (’92-’98) ed è tornato soltanto adesso ai livelli raggiunti 14 anni fa. Tuttavia, le previsioni per il 2007 risultano incoraggianti, complice una migliore congiuntura complessiva in Europa; l’importanza crescente del terziario nell’economia e i prezzi che, al contrario di quelli delle abitazioni, hanno recuperato, ma non ancora superato, i livelli del ’92.
A gravare ulteriormente sul mercato immobiliare degli uffici sono i grandi operatori, che cercano di valorizzare il loro investimento. In termini generali, la redditività del settore immobiliare appare in calo e deve essere perciò sostenuta da standard qualitativi elevati. Nello specifico, per gli uffici la redditività media da locazione nel primo semestre 2006 è del 5,5%, con differenze territoriali che vanno dal 6,6% di Roma, al 4,7% di Torino e di Venezia.
Per quanto riguarda, invece, la competitività del mercato degli uffici, una classifica stilata da Nomisma e Gabetti tiene conto sia delle componenti del mercato immobiliare, che dei fattori ambientali (demografici, economici, territoriali, infrastrutturali). Secondo l’analisi, la prima città è Milano, seguita da Roma, Padova, Firenze, Brescia e Bologna. Per quest’ultima, Nomisma sottolinea come gli investimenti infrastrutturali previsti, come l’Alta Velocità, potranno valorizzare il ruolo strategico e logistico della città, il cui sviluppo, dal punto di vista del settore direzionale, potrà fare leva su punti di forza come ferrovia, aeroporto, fiera, metropolitana.
(Fonte: Agenzia del Demanio, ottobre 2006)
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