“Lighting objects” è il titolo pubblicato dalla Casa Editrice Grafiche Marini di Villorba (TV) che raccoglie gli oggetti di luce progettati da Roberto Pamio – Pamio Design. La selezione, introdotta da Decio Carugati, consente di cogliere i tratti principali del lavoro dell’architetto e designer che fin dai suoi primi schizzi rivela la propensione verso la leggerezza, interpretata utilizzando il vetro.
Dalla Gill del 1962 creata per Leucos, alla Tamiri del 1991 di Artemide, è evidente il passaggio che porta ad assumere forme sempre più leggere ed essenziali, giochi di colore che emozionano come Lucerna (1993) e Grillo (1994). La purezza e la vivacità sono espressioni di una sensibilità ludica, che forma degli oggetti quotidiani attraverso l’energia sprigionata dal colore, dalla luce, dal simbolo.
Il passaggio a lampade più tecniche sembra coincidere con la nascita di Pamio Design che dal 2000 vede impegnati anche Matteo Pamio e Paolo Pamio nella creazione di corpi luminosi, come Cubetto e Zen per Fabbian, Quadro e Borg per Oty Light, i Block e Cup per iGuzzini. Dai toni morbidi e avvolgenti si passa a forme più scandite, essenziali, dove lo spessore del vetro fa scomparire l’aspetto tecnico per lasciare spazio alle emozioni.
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