Lo smart working comincia dall’ufficio

Un libro di Luca Brusamolino parla degli spazi di lavoro nel modello ibrido.

Luca Brusamolino - LO SMART WORKING COMINCIA DALL’UFFICIO

Il luogo di lavoro, che a cominciare da metà Ottocento è rappresentato dall’ufficio, ha subìto nel corso del tempo modifiche sostanziali e profonde.

La storia dell’ufficio, oggi, sta segnando un nuovo radicale passaggio, accelerato dalla situazione pandemica che ha costretto a velocizzare cambiamenti in atto e trovare soluzioni nuove per rispondere a mutate esigenze.

Come dimostra lo studio di Luca Brusamolino, però, lo scenario di oggi e del prossimo futuro non è la chiusura dell’ufficio a favore di spazi alternativi, bensì, nel periodo di ripresa e a pandemia – auspicabilmente – terminata, un modello ibrido. “LO SMART WORKING COMINCIA DALL’UFFICIO” recita infatti il titolo del suo libro fresco di stampa.

La nuova realtà, che vede in previsione l’aumento del lavoro da remoto da 1 giorno a 2,5 giorni a settimana, è accompagnata da una nuova architettura degli spazi: la casa si modifica per accogliere e creare uno spazio destinato al lavoro; le aziende modificano le aree, destinando – secondo ricerche recenti – il 74% dello spazio a quelle comuni.

Una rivoluzione, rispetto all’ormai lontanissimo e superato modello classico, basato sulla gerarchie e sulla postazione assegnata a seconda della mansione.

Il lungo iter evolutivo dall’ufficio cellulare al “phygital workplace” è ben raccontato nel libro in un capitolo dedicato a inizio opera, anche attraverso planimetrie esplicative. Nella sua ultima versione, quella più futurista, lo spazio ”viene concepito per essere fruito sia fisicamente che virtualmente, permettendo ai collaboratori di scegliere la miglior modalità di lavoro. Nonostante ciò il modello di Desk based working – uffici chiusi per i manager, open space per lo staff e sale riunioni per incontri pianificati – è tuttora il più diffuso in Italia, e andrà rivisto sia nella considerazione degli spazi che rimarranno inutilizzati sia nell’ottica delle nuove organizzazioni del lavoro stesso, in accresciuta mobilità.

Il libro entra nel dettaglio di pro e contro di ogni modello, partendo comunque dalla constatazione che “Lo shock dato dal lock down e l’impossibilità di recarsi al lavoro ha di fatto obbligato le aziende ad attuare un processo di digitalizzazione che era sì in corso ma che è stato accelerato di almeno 10 anni. Considerato ciò, si prefigurano i nuovi ambienti dell’Activity Based Working, dove ogni spazio risponde a esigenze specifiche: la riunione pianificata, la riunione estemporanea e la conversazione informale, la riunione veloce in piedi, la sala di lavoro per un team di progetto. E, ancora, sono individuati tutti gli spazi della Comunicazione, della Concentrazione, della Contemplazione.

Ugualmente, l’analisi passa allo spazio casa rinnovato, anche qui entrando nel merito di ogni dettaglio: la seduta, il piano di lavoro, la postazione, l’illuminazione.

Infine, la terza via, nel capitolo “I coworking come modello organizzativo e calamita dell’organizzazione liquida”.

Considerazioni e studi che certo non limitano la visione ad una questione organizzativa o logistica, ma che si basano su un dato di fatto: l’ambiente fisico di lavoro influisce sul benessere e quindi su creatività e produttività. Un intero, ampio e dettagliato capitolo è dedicato a questo tema, grazie al contributo di Luisa Errichiello, Ingegnere gestionale e Ricercatore presso l’istituto di Studi sul Mediterraneo (ISMed) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).

Luca Brusamolino è Ceo di Workitect e smart working expert e la caratteristica peculiare di questo importante lavoro – arricchito dalla Prefazione di Luca Solari e dalla postfazione di Philip Vanhoutte – è di aver preso in esame ed aver espresso soluzioni concrete tenendo conto della relazione tra nuove necessità sociali, psicologiche, organizzative e spazi fisici di vita.


Il libro sarà protagonista dell’incontro di Bookcity Milano “IL LAVORO #DOPO: NUOVI SPAZI E NUOVI MODI DI FARLO. SARANNO DAVVERO SMART? E A QUALI CONDIZIONI?”. Con l’autore dialogano Paolo Iacci, Francesco Rotondi, Luca Solari

Sabato 20 novembre ore 12.30 – Borsa Italiana Palazzo Mezzanotte – Sala Gialla (Piazza Affari, 6)

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