L’illuminazione che valorizza l’architettura liturgica

La cinquecentesca chiesa di S.Paolo a Casale Monferrato (AL) è stata oggetto di un progetto di relamping che, impiegando i proiettori Yori Reggiani, ha valorizzato gli spazi liturgici e ottenuto un risparmio energetico pari al 60% rispetto al precedente impianto.

La chiesa di S.Paolosituata nel pieno centro storico di Casale Monferrato, fu eretta dai Barnabiti attorno al 1586. L’interno a croce greca contiene un ricco patrimonio di opere d’arte tra cui spiccano, tra gli altri, i lavori di Guglielmo Caccia, “il Moncalvo”, e di Francesco Van Casteel, mentre la navata laterale ospita la Cappella della Santa Casa della Vergine di Loreto risalente al XVII secolo.

Un tempo i costruttori originali utilizzarono la luce naturale per esaltare le parti più importanti della chiesa (altare, ambone e battistero): oggi, quattrocento anni dopo, Reggiani ha accettato la sfida di valorizzare, con la luce artificiale, gli stessi spazi, senza snaturarne la valenza.Reggiani_Chiesa_San_Paolo_8

Sono state rispettate quindi le raccomandazioni della Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.), che richiedono che l’illuminazione soddisfi le esigenze di celebrazione, non arrechi danno all’edificio né alle opere in esso contenute e consenta la fruizione turistica.

La celebrazione religiosa impone in primo luogo di creare la luce per la lettura del parroco, dei suoi coadiutori e dei fedeli. L’illuminazione del presbiterio deve consentire al celebrante lo svolgimento delle proprie funzioni e prevalere rispetto a quella dell’aula, al fine di concentrare l’attenzione dei fedeli sullo svolgimento della funzione.

Secondo obiettivo è il risalto delle opere d’arte presenti e dell’architettura della chiesa: la luce deve quindi guidare il fruitore occasionale alla scoperta della fisionomia religiosa del luogo, ponendo l’accento sui suoi elementi centrali. Speciale attenzione va posta all’illuminazione verso le volte che non deve essere di livello tale da danneggiare gli affreschi presenti.

Per rispondere a tutte queste esigenze sono stati scelti i proiettori Yori con braccio snodabile articolato: il sistema di montaggio e il design li rendono ideali per l’installazione su cornicioni, mentre la flessibilità di puntamento e le ridotte dimensioni ne consentono l’inserimento in modo discreto all’interno dell’ambiente.

Nella chiesa di S.Paolo sono state utilizzate le versioni da 10W e 22W per creare l’illuminazione d’accento migliore per i diversi elementi artistico architetturali dell’edificio, valorizzati da un’elevata resa cromatica dei LED di ultima generazione impiegati (CRI>90). Queste sorgenti luminose hanno permesso inoltre di ridurre al minimo i consumi energetici, sono infatti di 11,4W e 23,9W gli assorbimenti dei singoli apparecchi considerando anche il driver di alimentazione. L’effetto complessivo risulta efficace e gradevole; evita al massimo gli abbagliamenti, l’illuminazione di superfici verticali non necessarie e le ombre, in precedenza piuttosto marcate.

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