Legno-Arredamento: un quadro che volge al positivo

Sembra tornato il sereno: si chiude positivamente il 2006 secondo i dati preconsuntivi presentati dal Centro Studi Cosmit / Federlegno-Arredo dopo un 2005 difficile che ha visto arretrare il fatturato legno-arredamento di quasi il 3%. Sono quindi tornati al positivo tutti gli indicatori congiunturali della filiera: i dati preconsuntivi mostrano un recupero del fatturato totale (quasi 38 miliardi di euro) del 2,7% ritornando in sostanza ai livelli del 2005.

La spinta più consistente a questo recupero arriva dalla crescita delle esportazioni che raggiungono quota 12,5 miliardi di euro con un incremento del 4,5% rispetto all’anno precedente. Significativo anche il dato del consumo interno che raggiunge un tasso di crescita (+4%) ben al di sopra delle previsioni.

“Per il nostro settore – illustra Roberto Snaidero, presidente di Federlegno-Arredo – il 2006 si è rivelato un anno di transizione. Siamo tornati a crescere anche se in modo discontinuo e differenziato per imprese e comparti. A fronte di un buon andamento del primo semestre, la crescita è continuata anche nella seconda metà dell’anno seppure ad un tasso meno sostenuto. La crescita registrata nel 2006 rappresenta un segnale positivo che però sintetizza andamenti molto differenziati per comparti produttivi e per distretti e un elevata disomogeneità delle performance all’interno degli stessi comparti di specializzazione. Questa differenziazione dei risultati segnala il traghettamento del sistema legno-arredamento in una fase di profonda trasformazione del settore. Questa transizione, dettata dalla forte pressione competitiva sui mercati internazionali sta comportando un processo di ricomposizione strutturale e di riqualificazione del sistema produttivo. Il successo di alcune imprese più innovative e capaci di rispondere ai cambiamenti di scenario si contrappone alle difficoltà di altre. Rispetto al passato sembra essersi esaurito l’effetto trascinamento sul distretto. Emergono cioè imprese di successo che compiono scelte vincenti in un contesto distrettuale non brillante e spesso negativo. La differenziazione tra i risultati economici all’interno dei distretti diventa sempre più rilevante”.

Sistema Legno–Arredamento
Valori in milioni di euro a prezzi correnti

2002
2003
2004
2005
2006(*)
VAR %
06/05
Fatturato alla produzione
38.090
37.170
38.076
36.957
37.956
2,7%
Consumo interno (**)
30.724
30.649
31.519
31.018
32.272
4,0%
Esportazioni
12.665
11.805
12.328
11.958
12.501
4,5%
Importazioni
5.299
5.284
5.772
6.019
6.818
13,3%
Saldo (***)
7.366
6.521
6.556
5.939
5.684
-4,3%
Export/Fatturato%
33,3%
31,8%
32,4%
32,4%
32,9%
1,8%


Macrosettore Arredamento
[Totale mobili (domestico+ufficio+altro) + Apparecchi illuminazione + Complementi]
Valori in milioni di euro a prezzi correnti

2002
2003
2004
2005
2006(*)
VAR %
06/05
Fatturato alla produzione
22.791
22.403
22.806
22.283
22.829
2,5%
Consumo interno (**)
13.084
13.472
13.714
13.778
14.295
3,8%
Esportazioni
11.238
10.508
10.934
10.616
11.030
3,9%
Importazioni
1.531
1.577
1.841
2.112
2.496
18,2%
Saldo (***)
9.707
8.931
9.093
8.505
8.534
0,3%
Export/Fatturato%
49,3%
46,9%
47,9%
47,6%
48,3%
1,4%

(*) Preconsuntivi 2006
(**) Consumi interno = Fatturato alla produzione + Importazioni – Esportazioni
(***) Saldo = Esportazioni – Importazioni
(Fonte: Centro Studi Cosmit / Federlegno-Arredo, dicembre 2006)

Altrettanto positivo, seppure con tassi tendenziali meno consistenti, anche il macrosettore arredamento: il fatturato di quasi 23 miliardi di euro è cresciuto, secondo i dati del Centro Studi Cosmit / Federlegno-Arredo, del 2,5% rispetto al 2005. Significativa la crescita delle importazioni (+18,2%) che comunque non erodono il saldo commerciale, attivo per oltre 8,5 miliardi di euro e anzi in leggera crescita rispetto all’anno precedente (+0,3%).

Tornano a crescere anche le esportazioni che, dopo il decremento del 2,9% dello scorso anno, registrano un incremento del 3,9% riportando a oltre 11 miliardi il valore assoluto venduto oltre confine. Gli ultimi dati disponibili relativi ai primi otto mesi dell’anno rivelano quali tra i mercati sono risultati più dinamici: i dati di gennaio-agosto mostrano per il settore arredamento la conferma della Francia come primo Paese cliente con quasi 1 miliardo di prodotti acquistati, in crescita rispetto al 2005 del 3,4%. Negativi invece i risultati degli altri due maggiori clienti europei, Germania (-1,7%) e Gran Bretagna (-1,5%), sebbene in entrambi i casi si possa parlare di un miglioramento rispetto al tasso tendenziale dello stesso periodo dell’anno precedente. Ancora in contrazione il mercato statunitense che registra per l’aggregato arredamento un calo del 9,7% e per i soli mobili del 10,9%.

“I cali ripetuti e consistenti del mercato statunitense nascondono in realtà andamenti molto differenziati da azienda ad azienda – spiega Snaidero -. Permangono brand in crescita anche in un contesto certamente non positivo compromesso soprattutto dal cambio euro/dollaro che, in previsione, continuerà a penalizzarci così come continueremo a risentire di una concorrenza di prezzo di provenienza asiatica. Gli Stati Uniti rappresentano quindi il contesto dove maggiore è la necessità per le aziende italiane di differenziarsi dal resto dell’offerta attraverso una radicale innovazione del modo di competere”.

Si confermano in crescita il mercato russo e quello spagnolo: nei primi otto mesi sono stati esportati in Russia oltre 421 milioni di euro che rappresentano un incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno del 15,5% e un valore pari a circa il 70% di quanto esportiamo negli Stati Uniti. Non meno significativo il valore esportato in Spagna (407 milioni di euro, +7,9%) che colloca il mercato iberico al sesto posto per l’aggregato arredamento.

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