La prima mostra antologica italiana all’Hangar Bicocca di Milano

Si è appena conclusa presso l’Hangar Bicocca di Milano la prima mostra antologica italiana dell’artista Philippe Parreno dal nome “Hypothesis”, a cura di Andrea Lissoni.

hangarHypothetis è il nome della mostra che dal 22 ottobre scorso fino a pochi giorni fa ha arricchito il suggestivo spazio Pirelli e in cui l’artista Parreno, uno dei più rappresentativi dell’attuale panorama dell’arte contemporanea, presenta alcune delle sue opere maggiori realizzate in collaborazione con altri colleghi e che assieme danno vita ad un’unica grande istallazione che le sublima e le incluse tutte, una vera e propria inedita ed effimera manifestazione temporanea e temporale.

Video, luci, suoni e installazioni sono orchestrati in una sinfonia futuristica della durata di un’ora e mezza.

Una grande novità della mostra è il fatto che l’esposizione si dipana in un arco ben preciso scandito da“Another day with another sun”, un’opera realizzata con l’artista Liam Gillickche consiste in un fascio di luce artificiale che, muovendosi su binari dal levante al ponente dello spazio espositivo, riproduce l’illuminazione solare: uno spazio in cui una serie di eventi si svolgono in successione tra loro, come se fossero organizzati seguendo una coreografia.

“Danny the street” marca invece spazialmente il percorso della mostra, un viale costruito da “Marquees” sospese, sculture in plexiglass ispirate alle insegne che un tempo segnalavano i film all’interno delle sale cinematografiche. Da queste si diffondono giochi di luce e composizioni musicali scritte a più mani e dirette dal sound designer Nicolas Becke, che attraversano come un filo rosso tutta la mostra.

Gli schermi presenti in mostra, a LED o schermi cinematografici, si attivano e disattivano per passare la selezione di video scelti dall’artista: una volta spenti accolgono le grandi ombre in movimento delle Marquees e delle colonne dell’Hangar che formano un sublime paesaggio popolato di forme astratte.

Hypothesis diventa quindi un flusso fiabesco in cui finzione e realtà si intrecciano e si confondono e in cui Philippe Parreno ha sintetizzato i fondamenti della sua poetica: tutti gli strumenti collaborano all’esecuzione di un’opera teatrale, in cui la stessa struttura espositiva entra nella coreografia di luci, ombre, suoni e pause messe in scena.

www.hangarbicocca.org

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