Il mercato del mobile per ufficio nel Regno Unito

Nel corso del 2004 l’economia britannica ha continuato a far registrare tassi di crescita sostenuti. Il Pil è cresciuto del 3,2%, nonostante un contesto economico internazionale improntato all’incertezza. La crescita è stata trainata dalla domanda interna, sostenuta a sua volta dai consumi e dagli investimenti pubblici.

Dopo tredici anni di crescita economica ininterrotta, i livelli di disoccupazione sono bassi. Per il 2005 il rallentamento dell’economia su scala mondiale, il costante aumento del prezzo del petrolio e una politica monetaria restrittiva hanno mantenuto sotto controllo il tasso di inflazione e la bolla speculativa, con un previsto aumento del Pil del 2,6%, ben al di sotto del livello potenziale.

Il settore del mobile per ufficio
Tra i 17 Paesi dell’UE analizzati da Csil (UE15 + Norvegia e Svizzera), il Regno Unito è il terzo produttore di mobili per ufficio e copre circa il 13% dell’offerta europea totale. Nel 2004 la produzione di mobili per ufficio del Regno Unito ha raggiunto i 986 milioni di euro, che costituiscono circa il 12% della produzione totale di mobili del Paese.


Regno Unito. Mobili per ufficio. Produzione, consumo, export e import, 1996-2004
Dati in milioni di euro

Mobili per ufficio
1996
1998
2000
2002
2004
Produzione
971
1.288
1.416
1.020
986
Consumo
1.013
1.327
1.550
1.147
1.138
Export
131
219
226
182
160
Import
173
259
361
309
312

(Fonte: Csil)




Dopo molti anni di pesante contrazione della domanda di mobili per ufficio a livello mondiale, nel 2004 si sono registrati i primi segnali di una possibile ripresa e il comparto è cresciuto di un 1,9% a prezzi costanti rispetto al 2003, grazie al buon andamento dell’attività edilizia e all’aumento del clima di fiducia delle imprese. Ma nonostante i segnali di ripresa dell’industria, il mercato resterà ancora statico per qualche tempo prima che i segnali di rinnovata fiducia si trasformino in concreti segni di crescita.

Nel 2004 il mercato interno ha dato cenni di ripresa e il consumo apparente (produzione più importazioni meno esportazioni) di mobili per ufficio ha raggiunto i 1.138 milioni di euro, con un aumento dell’1,8% sul 2003, a prezzi costanti.

Tra i 17 Paesi europei oggetto di indagine, il Regno Unito è il secondo consumatore di mobili per ufficio con una quota del 15% sul totale della domanda europea di settore. Non si tratta di un Paese export-oriented, in quanto il rapporto export/produzione (16%) è inferiore alla media di Paesi europei (27%).

Nel periodo 1998-2004 il rapporto export/produzione è aumentato mediamente di uno 0,75% annuo, e nel 2004 era il quartultimo tra i 17 Paesi europei considerati. In particolare, nel 2004 l’84% della produzione britannica di mobili per ufficio è stata assorbita dal mercato interno. I costi di trasporto sono il principale motivo citato per spiegare questa alta percentuale e la conseguente mancanza di interscambi oversea, ma la forte concorrenza degli altri Paesi europei produttori di mobili per ufficio costituisce un fattore altrettanto importante. D’altra parte, il rapporto import/consumo del Regno Unito (27,5%) è superiore alla media europea dei 17 Paesi considerati (24,9%). Nel periodo 1998-2004 è cresciuto in media del 5,9% annuo.

Secondo le statistiche ufficiali, nel 2004 l’industria del mobile per ufficio e arredi commerciali (escluse le sedute per ufficio) contava 965 aziende. La maggior parte delle aziende è di piccola e media dimensione: oltre il 49% delle aziende occupa meno di 5 addetti. Questa forza lavoro rappresenta circa il 14% delle 6.700 aziende attive nel settore del mobile del Regno Unito.

I canali distributivi
Nel 2004 nel Regno Unito si è evidenziata la tendenza da parte dei produttori di mobili di ridurre il numero dei rivenditori e di rinforzare la vendita diretta.

La grande distribuzione organizzata (Gdo) controlla circa il 17% del mercato. Ma il canale dei rivenditori specializzati (40%) è riuscito a tenere bene le posizioni durante questi ultimi difficili anni, grazie anche al fatto che molti punti vendita hanno allargato la gamma dei prodotti e dei servizi per poter attirare un bacino di clientela più ampio.

Export
Nel 2004 il Regno Unito ha mostrato qualche segnale di dinamismo dopo il declino registrato negli ultimi due anni. L’aumento delle importazioni si spiega anche con il fatto che alcuni fornitori hanno delocalizzato la produzione e importano componenti, oltre alle importazioni dirette da parte dei rivenditori.

I principali mercati di sbocco per le esportazioni britanniche di mobili per ufficio sono Irlanda, Stati Uniti, Francia, Germania e Olanda, che insieme assorbono il 59% del totale. Nel 2004 l’export verso gli Stati Uniti è tornato a crescere (+63%) dopo che gli Usa erano stati scalzati dalla prima posizione dall’Irlanda nel 2003. C’è stato un consistente aumento dei flussi verso la Giordania (da 0,2 milioni di euro nel 2003 a 9,5 milioni di euro nel 2004), e aumenti meno consistenti verso l’Irlanda (+7,3%) e la Francia (+7,8%). Le esportazioni verso la Germania si sono mantenute più o meno stabili (-0,2%), mentre si è avuto un calo consistente dell’export verso l’Olanda (-16%).

Il desking rappresenta l’89% dell’export totale del Regno Unito, con un aumento delle esportazioni del 10,5% nel 2004 sul 2003, mentre l’export di sedute è cresciuto del 27,6%. L’export di desking si è diretto prevalentemente verso l’Irlanda, che nel 2003 ha superato gli Stati Uniti come primo mercato di sbocco, avendo il mercato americano assorbito nel 2003 soltanto la metà dei flussi abituali. I primi 5 mercati di sbocco per l’export di desking assorbono il 60% del totale. I mercati principali sono i paesi europei (UE 25) che insieme costituiscono il 57% dell’export totale e gli Stati Uniti che rappresentano il 14,5% del totale. Altri mercati extra-europei come la Giordania e il Giappone assorbono quote non trascurabili del 6,6% and 5%, rispettivamente. Le esportazioni di sedute sono meno concentrate: nel 2004 i primi 5 mercati di sbocco hanno assorbito solo il 56% dell’export totale di sedute. Tutti i principali mercati sono europei, mentre gli Stati Uniti assorbono solo il 3,8% del totale.

Import
Le importazioni, per un valore di 312 milioni di euro nel 2004, soddisfano circa il 27% del consumo interno di mobili per ufficio. I principali Paesi fornitori sono: Germania, Italia, Cina, Svezia e Francia, che insieme forniscono il 58% delle importazioni totali. Aumenti consistenti sono stati registrati nelle importazioni di mobili per ufficio provenienti da Francia (+75%), Cina (+55%) e Svezia (+31%).

Come per le esportazioni, anche per le importazioni si tratta prevalentemente di desking, pari a circa il 76% del totale. Importanti Paesi fornitori di desking sono: Francia, Germania, Italia, Cina e Svezia, che forniscono il 51% delle importazioni totali. Nel Regno Unito, come del resto in altri Paesi europei, si assiste a un consistente aumento delle importazioni dalla Cina, sia nel segmento del desking che in quello delle sedute. Rispetto al desking, le importazioni di sedute sono più concentrate: i primi 5 fornitori infatti soddisfano l’85% delle importazioni totali.
(Fonte: Csil, novembre 2005)

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