Il rapporto tra luce, illuminazione ed ambiente nel settore delle arti visive offre spunti di ricerca complessi, perché riguardano la fruizione, la conservazione e l’interpretazione delle opere d’arte, ma anche dell’architettura e degli spazi urbani. Il progetto “Conoscere la forma” promosso da iGuzzini Illuminazione con il proprio Centro Studi e Ricerca guidato dall’architetto Piergiovanni Ceregioli, e dall’Istituto Centrale per il Restauro, si sviluppa secondo due linee di ricerca: “Forme da vedere”, l’opera d’arte letta da diverse personalità, e “Forme da toccare”, un modello della scultura, coerente con l’originale per materiale e dimensioni, viene messo a disposizione per essere toccato e percepito, anche da non vedenti.
La prima opera scelta per questo progetto è il Satiro Danzante di Mazara del Vallo per la cui illuminazione è stata utilizzata una struttura circolare sospesa sull’opera e contenente i diversi proiettori. Questi sono gestiti da un sistema di controllo che permette di realizzare scene luminose complesse e dinamiche, create in base alle indicazioni degli autori invitati a dare una personale interpretazione dell’opera d’arte.
Fino al 30 giugno è possibile “Conoscere la forma del Satiro Danzante” nello showroom iGuzzini di Milano (la mostra sarà poi itinerante) attraverso i contributi del critico Gillo Dorfles, dell’archeologo Paolo Moreno, dello scrittore e sceneggiatore Vincenzo Cerami e di Angelo Mombelli, della direzionale nazionale Unione Italiana Ciechi. “Le loro interpretazioni – scrive Aldo Colonetti nella presentazione dell’evento – sono da intendersi non solo sul piano delle proprie sensibilità, ma soprattutto su quello della storia, del gusto, delle capacità di ‘sentire’ in quel momento particolare. L’intento è quello di dimostrare che sarà sempre possibile dare un significato estetico nuovo ad un’opera d’arte: la luce dunque non è soltanto un’espressione tecnica, è il risultato di una scelta nel segno della libertà interpretativa”.
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