Fatturato mobili per ufficio nel 2005 in Italia

I dati preconsuntivi elaborati dal Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo hanno messo in evidenza un 2005 che si è chiuso in contrazione in linea con gli altri comparti del settore mobili. Il fatturato, arrivato a quota 1.390 milioni di euro, si è ridotto del 2,1% rispetto all’anno precedente a fronte di una contrazione delle vendite sul mercato interno pari al –5,5%. Sono invece positive le indicazioni che provengono dei mercati esteri: il settore ufficio, infatti, ha registrato un +4,6% portando al 44,2% la propensione alle esportazioni sul totale del fatturato.

Italia. Fatturato 2005 (preconsuntivi) e dati strutturali
Dati in milioni di euro a prezzi correnti

2005
var% 2005/2004
Fatturato (prezzi alla produzione)
1.390
-2,1
Vendite Italia
898
-5,5
Esportazioni
615
4,6
Importazioni
61
6,1
Esportazioni/Fatturato
44,2%
6,9
Importazioni/Mercato nazionale
6,4%
11,5
Imprese
1.580
-1,6
Addetti
18.384
-1,8


(Fonte: Centro Studi Cosmit / Federlegno–Arredo, maggio 2006)

“Per quanto riguarda i primi mesi del 2006 – commenta Paolo Borsani, presidente Assufficio –, basandoci sulle impressioni che ricaviamo dal confronto fra imprenditori, possiamo dire che ci aspettiamo una graduale ripresa del mercato abbastanza generalizzata. In ogni caso, anche per il nostro settore continua la tendenza al restringimento della clessidra, con uno sviluppo delle fasce alta e bassa di mercato, a discapito di quella intermedia”.

I dati sono confermati dalle prime indicazioni sugli ordinativi e sulle previsioni dell’indagine congiunturale del Centro Studi Cosmit / Federlegno-Arredo che, già prima dell’inizio dell’ultima edizione di Eimu, mostravano un ottimismo crescente tra le aziende del settore ufficio e superiore a quello degli altri comparti dell’arredamento.

“La fascia alta del mercato – continua Borsani – è quella che registra le migliori performance e quella dove le aziende italiane sanno maggiormente emergere, dando la giusta interpretazione del concetto stesso di fascia alta, che non è più semplicemente quello che viene comunemente inteso come lusso, ma che è anche eccellenza del prodotto sotto tutti gli aspetti ed eccellenza dei servizi che lo accompagnano. Il nostro settore ha dimostrato di avere saputo fare quel salto strategico necessario per mantenere la competitività ed anche le aziende di dimensioni più contenute hanno dimostrato tutto lo sforzo nel volersi innovare dal punto di vista formale e tecnologico. Si tratta quindi di una tendenza generalizzata che lascia ben sperare per il futuro”.

Potrebbe interessarti:

    None Found

Questo articolo è stato pubblicato in News, NULL. Aggiungi il permalink ai preferiti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>