La redazione di LightingBit ha incontrato l’Ing. Ernesto Gismondi, presidente di Artemide, al Light+Building 2010, e gli ha posto alcune brevi domande.
Ing. Gismondi ci racconta come si è concluso l’anno per Artemide e quali sono le prospettive per i mesi a venire?
Il 2009 è stato un anno in perdita per tutto il settore. Nonostante non sia particolarmente soddisfatto del nostro andamento, siamo riusciti a contenere il calo di fatturato al – 13%.
I prossimi mesi sono un’incognita ma possiamo affermare che il primo trimestre 2010 abbia dato segnali positivi, paragonabili all’andamento dello stesso periodo nel 2008.
Il nostro obiettivo è di proseguire in questa direzione cercando di sviluppare il business in maniera efficace per poter chiudere l’anno in modo soddisfacente.
La situazione economica globale sta modificando lo scenario produttivo mondiale, costringendo a chiudere le realtà meno strutturate e a trovare nuovi asset per le restanti.
In questo contesto prevede di fare nuove acquisizioni sul mercato o definire accordi strategici con altri produttori? E cosa ne pensa della recente acquisizione di Luceplan da parte di Philips?
Al momento non vedo opportunità interessanti, l’ultima acquisizione che abbiamo portato a termine è stata quella di Nord Light, un’azienda specializzata in sistemi di illuminazione innovativi e di alto contenuto tecnologico.
Le acquisizioni o gli accordi strategici tra aziende produttive sono una naturale evoluzione del mercato, ma quando questo porta uno dei principali produttori al mondo di sorgenti luminose ad entrare nel mercato degli apparecchi di illuminazione di design, modifica gli equilibri esistenti. Philips, attraverso l’acquisizione di Luceplan, diventa a tutti gli effetti un nostro competitor e questo non le consente di rimanere al tempo stesso un nostro fornitore.
Alessandro Roj
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