La lampada Costanza è il manifesto di Luceplan, la sua dichiarazione di intenti: semplicità formale, funzionalità, innovazione. È la lampada che ha lanciato il policarbonato nel settore dell’illuminazione, che ha tolto i tralicci di sostegno del paralume, che, grazie all’elettronica, ha permesso di regolare l’intensità della luce semplicemente toccando una piccola bacchetta in metallo che sporge dal portalampada.
Nel 2006 ha compiuto vent’anni e in questi due decenni si è declinata in diverse varianti: da tavolo e da comodino, a morsetto, da terra, a soffitto con saliscendi; piccola (Costanzina) e gigante (Grande Costanza); bianca e colorata. La si è vista anche in alcuni film.
Oggi, Paolo Rizzatto e Riccardo Sarfatti che l’anno disegnata e che, si può dire, intorno le hanno costruito l’azienda, la raccontano in un piccolo libro che raccoglie anche i primi schizzi del progetto e un testo di Michele Serra che ne traccia “l’inimitabile compostezza”.
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