Uffici open space ed edifici pubblici, CCTV, condivisione online, fotocamere incorporate nei nostri computer portatili. Non è mai stato così facile connettersi col mondo. Ma cosa fare quando si ci si vuole ritirare?
Oggi ci sono 21 città con popolazione superiore a dieci milioni, e si prevede che aumenteranno nel futuro.
Diventa quindi essenziale continuare a sviluppare nuovi modi per permettere alle persone di coesistere comodamente in questi ambienti sempre più densamente popolati.
A questo scopo, la stilista britannica Freyja Sewell ha lanciato Hush, esposto in un ex carcere vittoriano a Londra.
Si tratta di un baccello di feltro costruito interamente con materiali biodegradabili, all’interno del quale gli utenti possono lavorare o riposare in privato.
Spiega Sewell “Con la creazione di uno spazio chiuso, Hush offre un rifugio personale, una fuga di lusso in un ambiente ovattato, uno spazio naturale buio nel bel mezzo di un hotel affollato, di un aeroporto, di un ufficio o di una biblioteca”.
HUSH regala uno spazio tranquillo in un’epoca di crescita demografica esponenziale, dove la privacy e la tregua pacifica è un bene sempre più prezioso.
Il corpo principale del HUSH è tagliato da un unico pezzo di 10 mm di lana industriale. La lana è naturalmente ignifugo, traspirante, resistente ed elastico, ma è anche multi-climatica, che significa l’interno è caldo quando l’ambiente è freddo e fresco quando fuori fa caldo. Naturalmente è biodegradabile e quindi non ostacola la discarica dopo lo smaltimento.
Il guscio esterno del contenitore è costituito da un unico pezzo di feltro in lana industriale, mentre l’imbottitura interna è costituito da fibre di lana riciclata dai produttori di tappeto.
Hush è prodotto da Ness Mobili in Durham
”
www.dezeen.com/2013/05/27/hush-felt-pod-by-freyja-sewell/
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