Giovedì 12 Novembre si terrà il secondo evento organizzato dal Master Relational Design per affrontare un tema importante: come cambia la figura del progettista nel mondo contemporaneo.
Cosa significa ripensare il design? Il mercato del lavoro si evolve con ritmi serrati, ciò che veniva chiesto ai progettisti solo 5 anni fa ora è cambiato: si tratta quindi di trovare nuove regole e nuovi modelli professionali e di formazione. Con questa consapevolezza vogliamo dare il nostro contributo a definire nuovi scenari futuri.
Da qui nasce il titolo dell’evento:
Ripensare il design
5 storie di persone che hanno cambiato le regole
Giovedì 12 novembre – ore 19.00 c/o Spazio Yatta! – Viale Pasubio, 14 – Milano
Evento gratuito – Iscrizioni: ripensareildesign.eventbrite.it
Benvenuto ore 19.00 – Inizio talk ore 20.00
5 storie di persone che hanno fatto delle scelte interessanti e controcorrente nel loro ambito lavorativo, contribuendo alla creazione di grandi progetti per la comunità e per il loro settore.
Durante l’incontro, insieme a Marco Lampugnani – architetto, docente e
progettista #nevicata14 – ci sarà la possibilità di ascoltare le storie di:
Andrea Amichetti, founder di Zero, uno fra i primi e principali portali e magazine di eventi in Italia
Diana Del Vecchio, executive manager di Eurochocolate
Lucia Giuliano, direttore dell’Accademia di Design e Arti Visive Abadir e del Master Relational Design
Stefano Mirti, Head of Social Media Team per Expo Milano 2015, founder di IdLab e direttore del Master Relational Design
Simone Molteni, direttore scientifico di LifeGate, founder del progetto Impatto Zero e responsabile del progetto LifeGate Energy, Editorial Director di Banzai/Doing per Expo Milano 2015
Il secondo di una serie di eventi volti anche a presentare il master in Relational Design
Nel mondo del design le competenze più importanti sono quelle sociali, la rete di relazioni e le attitudini personali: capacità che spesso non vengono sviluppate dalla scuola tradizionale. Imparare a comunicare e progettare per le comunità significa partire dalle proprie competenze sociali e dalla micro-rete di relazioni che si crea all’interno di un master come questo.
La metodologia didattica aiuta l’interazione online e offline fra studenti e docenti simulando le interazioni e le comunicazioni che si creano nel mondo del lavoro.
Maggiori informazioni e iscrizione
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