Tra il design e l’installazione artistica, Bingoingo è soprattutto un progetto dissacrante: per accendere la lampada si devono infatti toccare – senza pericolo, naturalmente – i fili scoperti all’estremità del cavo. Il gesto umano si fa esitante, per l’abitudine consolidata a evitare il pericolo, poi subentra il gioco, lo scherzo e la lampada si accende. O si spegne, grazie al dispositivo dell’interruttore, un touch-dimmer collocato sui cavetti scoperti.
Il resto dell’apparecchio illuminante, è ridotto all’essenziale, messo a nudo: un tubo di gomma rosso arancio, un gancio in metallo zincato e una lampadina – appesi e annodati in modo quasi casuale – formano un’insolita lampada a sospensione.
Il designer Admir Jukanovich sembra ammiccare divertito: attraverso l’oggetto, iconico, riesce a dialogare con il fruitore, attraverso il gesto.
Bingoingo, prodotta da Alt Lucialternative, brand sperimentale di Firme di Vetro, risulta la lampada ideale per spazi contemporanei e arredi informali.
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