Andamento 2009 del settore arredi: Csil presenta le previsioni

In due rapporti, “World Forniture Outlook 2009” e  “Rapporto di previsione sul settore del Mobile in Italia nel 2009”, la Csilin collaborazione con Prometeia – delinea gli scenari economico-evolutivi di settore per il prossimo anno.

Da quanto emerge dai rapporti, il 2009 – a meno che gli interventi di politica economica adottati non saranno efficaci e rapidi – sarà un anno particolarmente critico per l’industria mondiale del mobile.

L’economia globale sarà interessata da una fase di netto rallentamento: dal + 3,7% nel 2008 si scenderà al + 2,2% nel 2009 (con una diminuzione di più della metà rispetto ai precedenti cinque anni, di crescita media + 4,6%).

L’aggravarsi della crisi dei mercati finanziari porterà, inoltre, a una fase di recessione a rischio deflazione per molte economie avanzate.

L’Italia – proprio a seguito del rallentamento della domanda mondiale e della diminuzione della fiducia del consumatore – subirà un decremento del Pil rispetto all’anno precedente del – 0,4% in termini reali.
Si tratta, peraltro, di una flessione contenuta che dovrebbe concludersi con una lenta ripresa a partire dal secondo semestre del 2009.

Nello specifico, il settore del mobile chiuderà il 2008 con una contrazione della produzione pari al – 3,9% a prezzi costanti: l’offerta sta risentendo, infatti, di una domanda interna in netta diminuzione e di una domanda estera in palese rallentamento.
Anche il settore del mobile è stato, dunque, fortemente influenzato dalla crisi finanziaria mondiale.

Per il 2009 si prevede la prosecuzione della dinamica negativa: tasso di crescita della produzione in discesa rispetto al 2008 a seguito di una  netta stasi della domanda, causata dal persistere di numerosi elementi frenanti (erosione del potere d’acquisto, deterioramento della fiducia delle famiglie).

Stessa ipotesi si paventa tanto per le importazioni quanto per le esportazioni.
Le prime – per la prima volta in questo quinquennio – chiudono l’anno a – 1, 1%, le seconde a – 3% a prezzi costanti rispetto al 2007.

Le previsioni per il 2009 non sono auree: le importazioni non verranno sostenute dalla negativa dinamica della domanda interna mentre, per le esportazioni, si attende un ulteriore calo dovuto alla contrazione dei consumi interni dei principali mercati.

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