Un’immensa cupola ellissoidale in titanio grigio e vetro. Così si offre allo sguardo degli spettatori l’ultima grande architettura firmata dall’architetto francese Paul Andreu: il National Grand Theatre of China. Cuore culturale della nuova Pechino, a soli due passi da Piazza Tian An Men e dalla Città Proibita, il complesso è in grado di ospitare, nei suoi circa 150.000 mq, una sala destinata all’opera, un auditorium e un teatro.
Grandioso, tanto quanto poetico, è unico e multiplo, riflesso nel lago artificiale che lo circonda e che ne esalta la sua audace architettura. Due tunnel sommersi e assolutamente invisibili dalla superficie lo collegano alla città amplificandone l’effetto di isola emersa dall’acqua.
Sorprende la scenografia luminosa: di giorno la cupola si apre alla luce naturale e filtrando fra il vetro e l’acciaio inonda gli interni in un infinito gioco di riflessi. Di notte, in una perfetta inversione di ruoli, è la vita del teatro che si proietta sul lago e sulla città.
Nello sviluppo del progetto di illuminazione, l’architetto Paul Andreu e i lighting designer Kaoru Mende e Yosuke Hiraiwa hanno posto grande attenzione al rapporto diurno-notturno dell’edificio. L’idea di una lettura assolutamente armonica dell’edificio e del contesto urbano in cui è inserito, è stata realizzata scegliendo l’esperienza e gli apparecchi iGuzzini: design essenziale, massima flessibilità, alto contenuto tecnologico e basso impatto ambientale: accendono la straordinaria architettura i proiettori Le Perroquet (Piano Design), i Light Up Walk Professional (design J.M. Wilmotte, scelti per enfatizzare il colore ed il calore del legno che riveste le pareti nella parte posteriore della sala teatro e della sala concerti), i proiettori Zoom (design Bruno Gecchelin, utilizzati per illuminare le opere d’arte posizionate lungo i corridoi).
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