Il consumo mondiale di apparecchi per illuminazione, stimato sui 66 paesi monitorati da CSIL (e aggiustato per un’approssimazione degli altri) vale 88 miliardi di dollari nel 2015, escludendo le lampadine e i controlli.
Il mercato dell’illuminazione per esterni vale circa il 23% del consumo totale, pari a 20.4 milioni di dollari. L’incidenza sul totale sta progressivamente aumentando: era il 22.2% nel 2010 e si stima che raggiungerà i 24.3% nel 2020.
È quanto emerge da Il mercato mondiale dell’illuminazione per esterni. Il nuovo rapporto propone stime sul consumo, la produzione e il commercio dell’illuminazione totale e quella per esterni per gli anni 2010-2015 e previsioni fino al 2020. I principali fattori in esame sono: la crescita del PIL, le dinamiche demografiche delle 100 più grandi città del mondo, le performance di 150 operatori, e i più importanti progetti pubblici.
I principali risultati:
- Nel 2015, il segmento outdoor ha registrato un calo del 3%;
- I primi 100 produttori di illuminazione per esterni detengono il 45% del mercato totale;
- L’illuminazione stradale è il settore che sta crescendo più rapidamente;
- Nel 2015, il mercato della illuminazione a LED pesa circa il 14% sul segmento residenziale, oltre il 50% sul segmento commerciale e outdoor, e oltre il 40% sul settore industriale;
- Rispetto al 2010, il mercato mondiale dell’illuminazione per esterni nel 2015 è cresciuto del 33% (+6% annuo in media). CSIL prevede un’ulteriore crescita annua del 5% in media per i prossimi 5 anni.
L’illuminazione per esterni è analizzata suddivisa in segmenti: residenziale, urbana, eventi e natalizia, stradale, per tunnel e gallerie, impianti sportivi e parcheggi.
CSIL Centre for Industrial Studies è un centro indipendente di ricerca economica e di consulenza per lo sviluppo, fondato a Milano nel 1980, su base cooperativa, da un gruppo di economisti ed esperti con diverse specializzazioni. CSIL offre servizi di ricerca e di consulenza sui processi di sviluppo economico e di impresa, con la capacità di guardare in modo integrato sia alla dimensione micro (i contesti locali, la piccola-media impresa) sia alla dimensione macro (gli studi paese, gli scenari globali, le previsioni basate su modelli econometrici, le politiche pubbliche per lo sviluppo).