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La Fiera Orgatec 2012 si è conclusa: le impressioni di OfficeBit

Si è conclusa con discreto entusiasmo Orgatec 2012, la fiera internazionale dell’arredo per ufficio che si è svolta a Colonia dal 23 al 27 Ottobre. Anche se negli stand non si è vista un’offerta particolarmente innovativa e diversificata, i prodotti erano studiati per rendere gli spazi di lavoro veramente belli e confortevoli e per coprire tutte le esigenze di budget.
Una tendenza nell’offerta merceologica è la proposta di arredi per ufficio più domestici, caratterizzati da un uso più accentuato di colori vivaci e brillanti in tutte le tipologie di prodotto, dalle sedute, ai pannelli divisori, dai contenitori alle scrivanie.
Le sedute operative e direzionali vengono rese più “domestiche” da un’apparenza meno”tecnica”, più semplificate nei meccanismi e quindi più semplici da usare, quelle per l’attesa e gli spazi relax e meeting attraverso forme meno classiche, molto più stravaganti e creative.
Per garantire il miglior comfort e la privacy nelle aree dell’ufficio dedicate ai brevi incontri, alle zone attesa o relax, molte aziende hanno presentato diverse soluzioni di  “paretine nicchie” in tessuto imbottito fonoassorbente colorato, contenenti all’interno divanetti e poltroncine molto comode e accoglienti e tavolini attrezzati per usare i computer portatili.
Inoltre, per garantire massimo comfort negli spazi attesa, erano presenti molte sedute con schienale alto a “guscio-nicchia”, pouf e divanetti in svariati modelli, da due, tre o quattro posti, dalle geometrie squadrate o curvilinee, e perfino attrezzati per integrare illuminazione e prese di corrente.
Così come era accaduto alla scorsa edizione di Orgatec nel 2010, l’offerta di pareti mobili era limitatissima; poche le aziende che hanno puntato l’attenzione su questo prodotto. Probabilmente il mercato è saturo di questa tipologia, e gli alti investimenti necessari a sviluppare nuove soluzioni ne rallentano lo sviluppo.

Orgatec 2012
si è conclusa comunque con soddisfazione confermando la leadership di settore in termini di offerta quantitativa e qualitativa. Peccato per le numerose aree break che hanno comunque segnato la diminuzione degli spazi dedicati all’esposizione reale e per la presenza considerevole di aziende asiatiche di piccole dimensioni.
Le società tedesche hanno svolto il ruolo di ottimi padroni di casa, presentandosi all’appuntamento preparati e organizzati a dovere.
Per quanto riguarda le aziende italiane, solo alcune hanno colto l’occasione per presentarsi al mercato in modo ben organizzato e con prodotti adeguati, la maggior parte ha preferito concentrarsi solo su alcune tipologie di prodotto rischiando di comunicare al mercato un ridimensionamento non correlato alle realtà aziendali.

 

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