Un sondaggio indaga sulla trasformazione degli ambienti lavorativi.
Gli ambienti lavorativi open-office si sono diffusi sulla scia di condivisione e team-work ma sono stati spesso messi in discussione per la mancanza di privacy e silenzio. Nei peggiori casi sono addirittura condannati per rafforzare comportamenti sessisti e spesso sono citati tra le motivazioni che inducono le persone a considerare di lasciare il lavoro.
La pandemia ha dato un ulteriore colpo negativo agli open-space.
Secondo un nuovo sondaggio tra le aziende tecnologiche, meno della metà degli uffici con planimetrie a pianta aperta pensa di mantenere lo stesso layout nell’era post-pandemica.
Il sondaggio condotto dalla società immobiliare Savills tra agosto e settembre 2020, ha interpellato 250 aziende tecnologiche, per lo più in Nord America, chiedendo loro in che modo la pandemia avesse influenzato i piani per la crescita degli spazi lavorativi e della forza lavoro, nel breve termine.
Prima dell’inizio della pandemia, il 46% degli intervistati ha affermato che i propri uffici erano interamente a pianta aperta, con panchine o cubicoli. Guardando ai loro piani per il futuro solo il 22% degli intervistati, ha affermato che continuerà a mantenere la stesso layout.
Anche gli intervistati con ambienti lavorativi alternati tra spazi chiusi e open-office hanno affermato che probabilmente cambieranno le cose in futuro; circa un quarto degli intervistati prevede di intervenire già nei prossimi mesi.
L’allontanamento dagli open-office è solo una parte dei grandi cambiamenti in arrivo nei luoghi di lavoro.
Necessità di sicurezza per i lavoratori e possibilità di lavoro in remoto sono i due fattori chiave che guidano il cambiamento.
Secondo il sondaggio, gli uffici, in generale, potrebbero diventare più piccoli, oltre l’80% delle aziende si aspetta di aver bisogno di ridurre lo spazio operativo nei prossimi 12-18 mesi. Mentre più della metà degli intervistati ha affermato che si sarebbe persino sbarazzata di almeno una parte, se non la maggior parte, dei propri uffici entro il prossimo anno e mezzo.
Questo non significa che gli uffici siano destinati a scomparire
In un’epoca post-vaccino le aziende si aspettano di tornare a vivere gli ambienti lavorativi, seppure con modalità differenti.
Solo un decimo degli intervistati crede che oltre il 60% della propria forza continuerà a lavorare a tempo pieno in remoto.
Quindi, se l’open-space è fuori servizio ma gli uffici stessi sono ancora una parte del futuro delle aziende, che aspetto avranno?
Per la maggior parte degli intervistati, questa è una domanda aperta. Quasi un terzo sta ancora valutando la pianificazione del posto di lavoro del futuro e il 40% ha affermato di non aver ancora deciso la densità dei futuri layout.
La pandemia ha avuto un impatto significativo sulla forma e sulla pratica del lavoro e le sue implicazioni sono ancora in evoluzione.
Fonte articolo: fastcompany.com