Luceplan, azienda caratterizzata dalla passione per il design e dal coraggio imprenditoriale, nata con l’obiettivo di creare e produrre luce interna ed esterna e di migliorare la qualità della vita, annuncia il lancio ufficiale sul mercato italiano ed europeo della sua ultima creazione, la lampada Stochastic di Daniel Rybakken.
Come ulteriore conferma dell’attenzione che Luceplan dedica da sempre ai suoi rivenditori, questi saranno selezionati attraverso un progetto coordinato di visual e brand identity, appositamente studiato dall’azienda in collaborazione con il designer.
Il punto vendita verrà quindi supportato dalla casa madre per la promozione, valorizzazione e comunicazione del prodotto, fornendo soluzioni “su misura” in uno stretto e sinergico affiancamento.
Un progetto dedicato a Daniel Rybakken, designer norvegese insignito di diversi riconoscimenti, come il Premio Hublot e il Compasso d’Oro 2014, che da tempo collabora con Luceplan, arricchendo l’azienda con il suo approccio originale e minimalista, che gli ha consentito di ideare soluzioni luminose fortemente innovative e poetiche.
Con un esemplare lavoro che si colloca tra arte e design, concentrandosi principalmente sullo studio della luce naturale e sul tentativo di ricrearne artificialmente gli effetti, Rybakken progetta questa lampada a sospensione, dal carattere suggestivo, che conferisce al prodotto una natura scenografica e poetica: non punta solo sulla funzionalità, ma anche sulla ricercatezza estetica e decorativa.
Caratterizzata da una forma non predefinita e composta da sfere di vetro a diverse altezze, la lampada Stochastic consente molteplici combinazioni secondo la creatività dell’utente, dando vita ad un grappolo di luce ogni volta diverso. Un doppio modulo LED ad alta efficienza dà vita alla sorgente luminosa, collocata al centro della nuvola, creando così un contrasto con le leggerissime sfere di vetro e generando una luce indiretta calda e soffusa, che si dirige sia verso l’alto che verso il basso.
La luce stessa, riflessa e rifratta, diventa la protagonista assoluta della composizione, che prende il suo nome dal processo casuale attraverso cui si generano le diverse combinazioni delle sfere, ognuna delle quali è collegata a barre in acciaio di diversa lunghezza, attaccate al soffitto in maniera creativa.
L’attenzione ai dettagli, la progettazione del ciclo di vita del prodotto e il rispetto per l’ambiente abbracciano la straordinaria capacità del designer di interpretare la luce, dando vita ad originali e sempre diversi gruppi ottici.
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