Dal 2009, la High Line è divenuta un’icona di New York City e uno dei parchi pubblici più frequentati della città.
Si tratta di un ex-viadotto ferroviario sopraelevato lungo 2,34 km sul quale circolavano treni merci dal 1934 al 1980, in stato di abbandono da tempo, rivisitato e concepito come parco urbano d’avanguardia!
Sembrava irrealizzabile e, invece, il progetto del recupero della linea si è trasformato in un esempio perfettamente riuscito di “agritecture”; l’obiettivo è quello di recuperare le aree industriali dismesse restituendole alla natura: piantando alberi e colture nel rispetto della biodiversità, per rendere la città più vivibile, verde e rilassante. (vedi photogallery)
Sin dagli anni Trenta, questo nastro di acciaio e cemento, largo da 10 a 20 m e alto da 6 a 10 m, riforniva la città di viveri e materiali da costruzione e collegava fra loro i magazzini e le zone commerciali lungo il West Side. Negli anni Sessanta, con l’avvento del trasporto su strada, alcuni tratti furono tagliati e, nel 1999, al fine di evitare la completa demolizione del tratto, nasce l’associazione no-profit Friends of the High Line, composta da residenti di quartiere, imprese, professionisti del design, organizzazioni civiche, con la speranza di riutilizzare i restanti chilometri di tratto ferroviario.
Un team di progettisti, paesaggisti, designer, artisti e orticoltori collaborano per ripristinare lo spazio della sopraelevata come un nastro percorribile. Il progetto del nuovo parco è basato su un sistema di unità prefabbricate che si collegano con la struttura esistente definendo una serie di giardini, piattaforme, ponti, collinette, rampe e sovrappassi. La vegetazione selvatica spontanea è mantenuta intatta, circoscritta in aiuole che si aprono lungo il percorso pedonale rivestito in legno, dove si vedono ancora tracce delle vecchie rotaie.
La High Line consente ai visitatori di passeggiare tra i tetti della città, tra il Meatpacking District e Chelsea (per un totale di 22 isolati), godendo di una visuale insolita dell’Hudson River e dello skyline di Manhattan. L’intero percorso è accessibile ai disabili e il parco è già diventato un modello per progetti di recupero di spazi analoghi inutilizzati in altre città. Le varie tipologie di pavimentazione sono state pensate in funzione degli impieghi dei diversi spazi che si incontrano lungo il percorso, così come le sedute, fisse o mobili.
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www.thehighline.org/
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