Edificio sostenibile in via Vespri Siciliani a Milano
IL PROGETTO ARCHITETTONICO
Tre sono i corpi di fabbrica: un alto volume (5 piani fuori terra) fronteggia il lato strada a nord mentre altri due bassi elementi (rispettivamente di 1 e 2 piani), disposti perpendicolarmente al primo, penetrano in profondità nel lotto liberando all’accesso solare la facciata sud interamente vetrata.
Gli spazi interni sono una sapiente combinazione di ambienti di lavoro tra loro morfologicamente e dimensionalmente diversificati che meglio rispondono alle dinamiche lavorative della Committenza rispetto ad indistinti open space. Guida nella composizione di tali spazi e in definitiva dell’intero edificio, oltre ai più evoluti studi di sociologia del lavoro, sono stati soprattutto gli elevati obiettivi di qualità ambientale interna raggiunti con un sostenibile utilizzo delle risorse, con un’accorta scelta dei materiali e non da ultimo con il controllato e vibrante cromatismo delle finiture. Anche la relazione tra gli spazi esterni, l’accesso, la circolazione interna e gli ambienti di lavoro risponde pienamente a queste logiche: tutto ciò concorre ad ingenerare nel visitatore occasionale e nel fruitore permanente una sensazione di estrema gradevolezza e accoglienza.Testo di Luca Pietro Gattoni – Ingegnere e docente incaricato presso il BEST – Politecnico di Milano
IL PROGETTO ENERGETICO E AMBIENTALE
Diversi i temi che rendono interessante l’intervento dal punto di vista energetico e ambientale. Le soluzioni applicate comportano benefici non solo ai proprietari e agli utenti dello stabile ma anche alla città di Milano in quanto le emissioni di CO2 sono localmente nulle, la regimazione idrica e le temperature superficiali fortemente controllate grazie all’apporto del verde.
Il verde è l’elemento unificatore, visivo e simbolico, che accompagna i percorsi, dilata lo spazio sia in orizzontale (verde pensile, giardini d’inverno) sia in verticale (il verde rigoglioso della parete dell’ingresso) concretizzando il legame con la natura.
La luce naturale è un altro elemento costante e presente in grande quantità e varietà: fredda e diffusa (il cielo dalle finestre a nord), calda e abbondante ma filtrata quando la stagione lo richiede (la facciata a sud con le tende esterne mobili), decisa e concentrata (attraverso le aperture zenitali di svariate forme e giaciture aperte su tutte le coperture). La presenza di un sistema BMS (building management system), che sovrintende a tutta l’impiantistica per il benessere e la sicurezza degli occupanti, permette di gestire automaticamente anche la disponibilità di tale fonte integrandola efficientemente con l’illuminazione artificiale.
La base del concetto energetico è la definizione del ruolo dell’involucro dell’edificio e dei suoi carichi prestazionali. L’espressione formale delle facciate risponde anche a precisi criteri prestazionali. Fronte nord: ritmo regolare e minime dimensioni delle bucature per garantire luce diffusa e minime dispersioni; fronte sud: trasparenza assoluta, ma regolabile nei flussi energetici e luminosi, per beneficiare degli apporti solari ma anche delle distensive vedute verso i giardini della corte interna; coperture dei corpi bassi: verde pensile, elegantemente disegnato e precisamente innestato con lucernari, per la protezione estiva e la contemporanea illuminazione zenitale. Costituisce base comune a tutte le facciate opache e trasparenti un soddisfacente livello di isolamento termico (0,38 W/m2K per le chiusure opache e soprattutto 1,20 W/m2K per i vetri, valori ottimi per un edificio italiano pre-DM 192/05). Sul consolidamento della definizione dell’involucro si inserisce la scelta della tipologia impiantistica. L’edificio è climatizzato sia in inverno sia in estate con l’ausilio di pannelli radianti a soffitto integrati con un sistema di ventilazione meccanica (con recuperatore di calore). Il riscaldamento/raffreddamento dei fluidi avviene tramite una pompa di calore reversibile acqua/acqua. In questo modo si raggiungono rendimenti globali estremamente elevati e si evitano emissioni locali di CO2. L’acqua viene emunta dalla falda e una volta sfruttato nel ciclo impiantistico il suo favorevole stato termico (temperatura annuale pressoché costante) viene reimmessa nel vicino fiume Olona.. La reinterpretazione di questo ciclo dell’acqua tipico della scomparsa industria milanese e ora sfruttato come “motore” per l’efficienza degli impianti e l’ecologia degli edifici è un’altra manifestazione del nuovo significato che assume questo intervento rispetto alla sua preesistenza.
Testo di Luca Pietro Gattoni – Ingegnere e docente incaricato presso il BEST – Politecnico di Milano
CREDITI
Data
2003 -2006
Committente
Value Partners s.p.a.
Progetto architettonico
deamicisarchitetti – Giacomo De Amicis
porfiristudio – Ivana Porfiri
Team di progetto
Giacomo De Amicis e Ivana Porfiri con Matteo Fosso, Paolo Moretto, Tomoko Narahara, Bruna Rivolta, Carlo Vedovello
Direzione Lavori
Giacomo De Amicis
Progetto strutture
studio Brambilla-Ferrari
Progetto impiantistico e energetico
Il gruppo Swiss Engeneering Consulting comprende:
IFEC Consulenze SA (concetto energetico e fisica della costruzione)
Elettroconsulenze Solcà (progetto di impianti elettrici)
Tami- Cometta & associati (progetto di impianti meccanici)
Impresa di costruzioni
Colombo Costruzioni s.p.a.
Progetto grafico
Dario Zannier
Premi
Il progetto è stato selezionato alla mostra “Sustainab.Italy – Contemporary ecologies. Energies for Italian Architecture” al London Festival of Architecture 2008
Il progetto ha vinto il primo premio al “Premio Arches 2008”
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