Continuità mutevole
Il progetto
L’edificio B5 fa parte di un comparto in fase di realizzazione destinato alla sede di una delle maggiori case editrici italiane, la Rizzoli Corriere della Sera Mediagroup, la quale ha trasferito i suoi uffici in un’area a nord-est di Milano. L’edificio si costituisce di 5 piani fuori terra e prevede la realizzazione di una facciata il cui scopo fondamentale è quello di costituire un elemento di continuità con gli edifici del comparto. Tutto l’edificio, compreso il piano terra del lato interno alla corte su cui si aprono gli accessi, è rivestito in lastre di vetro serigrafate e colorate con l’ulteriore presenza di imbotti verticali vetrati che escono dal filo esterno della facciata costituendo “pinne” frangi sole. Questi elementi, congiuntamente alle lastre verticali e ai cromatismi in cui è ripartito ed ordinato l’edificio, rappresentano la matrice su cui si sono sviluppate tutte le riflessioni e le scelte progettuali successive.
La facciata è l’elemento centrale del progetto
L’edificio è caratterizzato da una morfologia semplice, articolata superficialmente dagli sfondati delle finestre ed arricchiti dai frangisole verticali; la ricerca dell’equilibrio fra questi ed altri elementi architettonici, come ad esempio l’uso del marcapiano, genera, grazie ad un’attenta composizione, una facciata mutevole e cangiante.
Nella sequenza di strati che compongono l’edificio, la metrica crea rigore nella ripetizione del modello di base, semplice ma riccamente definito, in cui gli elementi tecnici acquisiscono significato come elementi di decoro.
La Tecnologia
Realizzato in classe A, l’edificio B5 è un volume parallelepipedo avvolto da facciate di vetroche, nella loro composizione, richiamano l’immagine di un codice a barre.
L’edificio, prospiciente alla piazza interna, è caratterizzato da pianta rettangolare e consta di 6 livelli, 3 zone di ingresso, due passerelle pedonali di accesso lato parcheggio ed un tunnel di collegamento che attraversa il corpo di fabbrica in direzione Est-Ovest.
Le pinne frangisole verticali per una parete ventilata
La tecnologia dell’involucro edilizio è stata sviluppata sul concetto di parete ventilata con controcappotto interno alternato a cellule vetrate in silicone strutturale.
I fronti Est-Ovest e Sud presentano pinne frangisole verticali su base vetro “body tinted” ritenute mediante cordoni in silicone strutturale.
La parete ventilata è stata realizzata sia grazie alla giustapposizione di moduli strutturali tricromatici smaltati su vetro base low-iron che mediante l’utilizzo di lamiera di alluminio stirata e sagomata a misura.
Il connubio tra forma e colore
La prestazione media di trasmittanza termica è inferiore ad 0,75W/m2°K ed il potere fonoisolante superiore ai 48db, i valori fotocromatici utilizzati per le parti vetrate sono: trasmissione luminosa(Tl) pari a 66%, fattore solare(g) 37% e riflessione luminosa esterna(Rle) 12%.
La complessità delle varie interfacce e diversi materiali utilizzati ha creato un valido connubio tra colore e forma facendo risaltare lo schema geometrico di più di 5500 moduli a silicone strutturale.
La realizzazione della parete ventilata
Progettista: Barreca e La Varra
Progettazione e produzione facciate: Focchi Spa
Fotografie: Piermario Ruggeri
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