L’illuminazione del circuito di F1 di Shanghai

Architettura, luci e tecnologia nel progetto

1. ARCHITETTURA SIMBOLICA

La pianta dello Shanghai International Circuit, dove si è svolta nel settembre 2004 la prima gara di Formula 1 in Cina, deriva dal simbolo ‘Shang’ che in cinese significa ‘alto’ o ‘sopra’. La notte, il più grande pittogramma del mondo si mostra attraverso una serie di apparecchi progettati appositamente e posizionati lungo il circuito. Tutto ciò non è così semplice e banale come potrebbe sembrare. Il progetto e la realizzazione sono stati eseguiti con estrema sensibilità.

Il valore simbolico degli edifici trova le sue origini nella cultura asiatica. L’architettura intreccia l’alta tecnologia della Formula 1 con i motivi della storia cinese e della natura che si riflettono nelle forme, nei colori e nei materiali utilizzati. L’edificio che ospita il circuito di gara è composto da quattro uscite e comprende le tribune principali, i ‘pit’, la torre di controllo, la torre dell’amministrazione, il ristorante, l’ufficio stampa, e costituisce la parte centrale del complesso. Ogni due uscite ci sono due torri, una a destra ed una a sinistra, che come leoni che fanno la guardia all’ingresso.

L’ingresso alla tribuna principale è ‘sorvegliato’ da due torri rosse che contengono diverse rampe di scale, l’ingresso ai ‘pit’ per le squadre corsa è sottolineato da due torri di cristallo. Ognuna delle torri rosse è collegata alle torri in cristallo tramite due passerelle che ospitano rispettivamente l’ufficio stampa ed il ristorante. Queste danno a loro volta origine ad altri due accessi e simboleggiano anche il ruolo di Shanghai come porta verso il mondo ed il suo ruolo futuro di accesso al mondo delle corse. Gli edifici che ospitano le squadre si trovano dietro agli edifici adibiti ai ‘pit’; qui alloggiano i team durante i fine settimana di gare di Formula 1. Negli altri periodi gli alloggi vengono affittati come appartamenti.

2. LUCE E COLORI

I padiglioni si trovano vicino ad un lago e a giardini che ricordano i vecchi Yu Gardens di Shanghai. Questa parte del complesso è riservata a coloro che desiderano rilassarsi e stare in pace seppur in mezzo al rumore ed all’emozione della gara di corsa. Nell’area chiamata arena, alla fine del rettilineo più lungo, ci sono altre due tribune poste una di fronte all’altra. Il progetto della struttura aerea che fa da copertura si è ispirato alle foglie del fiore di loto e simboleggia il fondamentale equilibrio che deve sussistere tra natura e tecnologia.

I colori usati sono il rosso ed il giallo. Una scelta ragionata in quanto sono i colori che tradizionalmente simboleggiano la fortuna ed il potere. Si trovano ad esempio nelle sezioni cilindriche della copertura della tribuna principale. Nonostante i molteplici riferimenti alla cultura cinese tradizionale, l’ultima prestigiosa opera di Shanghai è caratterizzata anche dalle forme dinamiche degli edifici e dai materiali impiegati come l’alluminio lucidato, l’acciaio inossidabile ed il cristallo, che sottolineano il carattere altamente tecnologico delle corse automobilistiche. I muri posteriori della tribuna principale, che costituiscono l’ingresso monumentale attraverso cui passano gli spettatori, sono costituiti da rete d’acciaio inossidabile permeabile all’aria ed all’acqua. La struttura finemente tessuta cambia aspetto a seconda dell’ora del giorno: la luce diurna, dinamica, li rende massicci o quasi trasparenti; la notte sono messi in evidenza dalla luce elettrica indirizzata con grande attenzione.

Il progetto della luce sottolinea il linguaggio architettonico delle strutture e include l’illuminazione del colossale simbolo ‘Shang’ e del profilo degli ‘Occhi’ dell’ufficio stampa e del ristorante. La sera lo ‘Shang’ e gli ‘Occhi’ diventano elementi chiave della scenografia notturna assieme ai colori della struttura sopra alle tribune principali.

L’intero progetto di illuminazione del circuito di Shanghai è dello Studio Consuline, Lighting Design, Milano, architetto Francesco Iannone.

[tratto dalla monografia pubblicata da Via Verlag, Gütersloh, Germany
Si ringrazia Waldmann Illuminotecnica, S. Giuliano Milanese MI]

3. PRODOTTI E AZIENDE

Shang logo
Pali Loto: Artemide
Progetto: Francesco lannone
Gruppo ottico in alto 8 x 1 Watt rossi – 1 Watt Luxeon;
Gruppo ottico in basso: 3 x rossi led, 1 x bianco led – 1 Watt Luxeon

Tribune pricipali – ‘Occhi’
Lineari: Waldmann RL 70E – 158 HD (T 26/58 Watt), con diffusore ottico speciale
Led luminaires: Tronsin, Mushroom

Tribune principali – Cilindro Blu
Lineari: Waldmann RL 70E – 158 HD (T 26/58 Watt), lampada blu

Tribune principali – Prospetto
Proiettore verso il basso: WE-EF, Flc 250, narrow beam, Hit 250 Watt, Fc2

Tribune principali piazza – Ingresso
Pali Loto: Artemide
Progetto: Francesco lannone
Gruppo ottico in alto 8 x 1 Watt rossi – 1 Watt Luxeon;
Gruppo ottico in basso: 3 x rossi led, 1 x bianco led – 1 Watt Luxeon
Sistema a luce indiretta: Siteco
Progetto speciale: Francesco lannone
Altezza 17 m, sistema a luce indiretta Sistar 5×5 – 2,l0x2,10 m
Proiettore A2 maxi 1 x 1000 Watt -Hit-OE Osram
Proiettore A2 maxi 1 x 2000 Watt -Hit-OE Osram
Led in alto: 1 x 1 Watt rosso led Luxeon

Tribuna – Fiore di Loto
Proiettore: Space Cannon, Helios 40 Watt led Luxeon – Rgb con Dmx system
Space Cannon, Pegasus 250 Watt, Eye Iwasaki MT250SW (Hit), cambia colore, con Dmx

Alloggi squadre
Lineari: Tronsin lampade fluorescenti speciali (T 26/58 Watt), blu filter

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