I poli di attrazione della nuova Fiera Milano
Inizia a prendere forma e consistenza l’ambizioso progetto di Fondazione Fiera Milano, che porterà nei prossimi anni alla realizzazione di uno dei sistemi fieristici più grandi e innovativi al mondo, destinato a rivoluzionare i confini geografici e sociali, ma soprattutto economici, dell’area nord-ovest di Milano e della Lombardia intera, con un volume d’affari ipotizzato di oltre 4 miliardi di Euro.
Il Nuovo Sistema Espositivo di Milano si articolerà in due poli: il Nuovo Polo, che sta sorgendo a Rho-Pero, e il Polo Urbano, nato dalla riqualificazione dell’attuale quartiere fieristico milanese. I due Poli opereranno insieme su una superficie complessiva di oltre 710.000 mq. A seguire la trasformazione dell’intero sistema fieristico milanese è Sviluppo Sistema Fiera, società di engineering e contracting per grandi opere, nata nel 2001 per iniziativa di Fondazione Fiera Milano e da questa interamente controllata. Secondo le stime di Fondazione Fiera Milano l’intero sistema espositivo milanese attiverà circa 43.000 posti di lavoro, sia nei comparti direttamente connessi all’attività della Fiera, sia in quelli correlati.
I lavori procedono regolarmente su entrambi i fronti: per il Nuovo Polo, dopo la posa della prima pietra avvenuta il 6 ottobre 2002, le tappe di avanzamento sono sinora state tutte rispettate ed è già possibile ammirare lo scheletro dell’imponente struttura ideata da Massimiliano Fuksas. Per il Polo Urbano, il 2 luglio è stato proclamato vincitore del concorso il raggruppamento Citylife, composto da Generali Properties S.p.A.(capocordata), Ras S.p.A., Progestim S.p.A., Lamaro Appalti S.p.A., Grupo Lar Desarrollos Residentiales, con i progettisti Arata Isozaki, Daniel Libeskind, Zaha Hadid e Pier Paolo Maggiora.
IL NUOVO POLO: FIERA-ESPERIENZA
La costruzione del Nuovo Polo, nell’area dell’ex raffineria Agip di Rho-Pero nelle immediate vicinanze di Milano, sulla direttrice verso l’aereoporto di Malpensa, è il primo passo del processo di rinnovamento di Fiera Milano. Una struttura imponente, che avrà una superficie lorda di pavimento di 530.000 mq (50 volte circa lo stadio di San Siro) su un’area fondiaria complessiva di due milioni di mq.
Si tratta di uno dei maggiori complessi oggi in costruzione in Europa, che ha comportato un investimento di circa 750 milioni di Euro, inclusi i costi di acquisto delle aree. Esso fa parte del programma di recupero dei grandi spazi urbani, del territorio esteso oltre i confini della città, oltre che del programma di risanamento, in quanto questa era una delle aree più inquinate della provincia nord-ovest di Milano. Il progetto per la realizzazione dei padiglioni del Nuovo Polo è stato ideato da Massimiliano Fuksas, uno degli architetti più autorevoli a livello internazionale nello studio dei problemi urbani delle grandi aree metropolitane, mentre il general contractor che si sta occupando della realizzazione dell’opera è la cordata Astaldi, Pizzarotti & C, Vianini Lavori.
La struttura è stata studiata per consentire lo svolgimento contemporaneo di più manifestazioni e per agevolare il grande flusso di persone e di merci. Si compone di 8 grandi padiglioni, di cui due biplanari suddivisi in 20 moduli, collegati tra loro da un percorso centrale. Sono previste 80 sale convegni, 20 ristoranti e 20 bar.
“L’idea portante del progetto è quella di rendere il collegamento tra i vari padiglioni, l’asse centrale e gli accessi un percorso ricco di architettura e un’esperienza attraverso il succedersi di verde e acqua. I padiglioni sono allineati e, in parte, con la loro facciata in vetro e acciaio riflettono e raddoppiano i visitatori, l’acqua e gli alberi. La grande copertura leggera modifica, varia e definisce gli spazi”. (Massimiliano Fuksas)
IL NUOVO POLO: LA VELA
IL POLO URBANO|: VALORIZZARE LE ECCELLENZE DI MILANO
Il Quartiere Storico di Fiera Milano attualmente occupa un’area di circa 440.000 mq. L’area interessata alla costruzione del Polo Urbano riguarda 255.000 mq, che verranno riqualificati e trasformati in verde, residenza, uffici, centri di interesse istituzionale e culturale, mentre i nuovi padiglioni del Portello, oltre ad altre aree adiacenti, continueranno a ospitare alcune manifestazioni fieristiche di limitate dimensioni. Questo per migliorare sia la qualità dell’offerta fieristica, sia la vivibilità di una città complessa come Milano.
Il progetto proposto dalla cordata Citylife (vincitrice del concorso internazionale), è incentrato sulla presenza di tre torri che, poste al centro dei principali assi del quadrante urbano, andranno decisamente a mutare lo skyline del capoluogo lombardo, ponendolo all’avanguardia nell’espressione architettonica contemporanea. Altri due elementi saranno il Museo del Design, una particolarissima struttura a pianta quadrata che si sviluppa in altezza trasformandosi e terminando con un tetto rotondo, che darà visibilità su scala internazionale a una delle eccezioni di Milano e il padiglione 3 della vecchia Fiera diventerà un edificio trasparente, centro di attività a favore di bambini, ragazzi e anziani, rispondendo alle richieste di introdurre nel complesso funzioni rivolte a un più ampio ventaglio di categorie di utenza.
Il bando prevedeva che il 50% dell’area fosse destinato a verde. Il parco, concepito come polmone naturale del nuovo insediamento e dell’intera città, progettato con l’assistenza di Vittorio Ingegnoli, noto floro-vivaista milanese, possiederà un elevato grado di qualità ambientale, con una varietà di essenze scelte con cura. Secondo le previsioni dei progettisti, nel nuovo quartiere andranno a vivere circa 5.000 persone, ma la popolazione che quotidianamente affluisce in quest’area sarà in media fra le 10 e le 15.000 persone. Per accoglierle sono stati pensati 10.000 posti auto, tutti sotterranei.
L’area sarà consegnata a Citylife per l’inizio dei lavori nel primo trimestre del 2006, mentre l’intero progetto dovrà essere ultimato nel primo trimestre 2014.
[testo di Elisa Molinari
da HU n. 125 – settembre 2004]
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