Il programma della Design Week (6-12 giugno 22) a BASE, Milano

In occasione della Design Week 2022, dal 6 al 12 giugno, designer provenienti da tutto il mondo, scuole, università, istituzioni internazionali e giovani studenti si riuniscono a BASE per la seconda edizione di “We Will Design”: un laboratorio sperimentale di immaginazione e inclusione, in cui le pratiche e le esperienze di design divengono strumento per leggere – e, talvolta, risolvere – le tante contraddizioni del nostro presente, tra visioni prossime, ideali del quotidiano e micro-utopie.
Un “oggi” in cui andare a ripensare agli sfaldamenti, alle dicotomie che creano conflitto, per capire come lo spazio dove le cose fanno attrito possa diventare terreno fertile in cui generare creatività. E ancora, chiedersi: qual è il ruolo del design in questo scenario contemporaneo controverso?
In un momento storico di grandi incertezze e di fronte al fallimento delle grandi utopie, anche le piccole idee visionarie, radicali e a tratti folli, possono diventare il buon senso di domani. La micro-utopia diventa “dispositivo” per spostare l’ideale dall’astratto e concretizzarsi nella politica, nella nostra vita sociale e quotidiana.
Dall’economia circolare alla biodiversità come risorsa creativa, dai processi di co-progettazione alla casa del futuro, dai nuovi approcci all’apprendimento fino alla creazione di inediti dispositivi di salvezza ad opera dei singoli: saranno molteplici i temi esplorati nella seconda edizione di “We Will Design” che si svilupperà attraverso tre macro progetti – Temporary home, Exhibit, They will design.

I TRE MACRO-PROGETTI
Temporary Home
Anche quest’anno casaBASE – la guesthouse di BASE – diventa Temporary home e si trasforma in una residenza sui generis per cinque giovani designer provenienti da Francia, Germania, Inghilterra, Olanda e Italia, invitati a riflettere in particolare sul tema dell’economia circolare.
5 stanze offriranno così una visione su 5 scenari all’avanguardia, diventando per una settimana allo stesso tempo casa e luogo di sperimentazione dei designer, che qui svilupperanno, esporranno e racconteranno i propri progetti al pubblico.
In particolare, la designer e ricercatrice tedesca Rebecca Schleder presenta “Symbiopunk”, un bioreattore e sistema di compostaggio che converte le feci umane in hummus fertile. In “Proposals for a Prevailing World – Vol.I” il designer olandese Joppe Broers propone una mappatura di tutte le specie estinte conosciute dal 1800 in poi. In “The Big Assembly” il designer e scenografo francese Goliath Dyèvre si interroga sulla natura stessa dell’innovazione attraverso la trasformazione dei materiali presenti nella nostra vita quotidiana. Con “The Growing Sneakers” l’eco-social designer italiano Nicholas Rapagnani riflette sul ciclo di vita delle scarpe da ginnastica per trovare soluzioni più sostenibili attraverso “growing materials”. Kaajal Modi invita il pubblico a esplorare il proprio rapporto con la rete alimentare e con le diverse interdipendenze che ne derivano, attraverso un percorso multisensoriale che coinvolge il suono, l’olfatto, il tatto e il gusto.
Durante tutta la settimana le stanze-atelier di casaBASE saranno aperte al pubblico, che potrà osservare i processi di lavoro e dialogare con la comunità residente.
Exhibit – l’esposizione dei designer emergenti
Anche per questa edizione di “We Will Design”, il primo piano di BASE ospiterà Exhibit, una grande mostra che raccoglie i lavori di designer emergenti, studi di progettazione, accademie e università, diventando luogo di ricerca e sperimentazione con uno sguardo rivolto alle nuove prospettive del design.
Ci saranno progetti a cura di importanti realtà internazionali, quali Tech Monterrey Mexico City, University of Borås con una mostra incentrata sull’innovazione tessile che presenta una serie di manufatti realizzati da nuova generazione di designer pronti a sfidare l’esistente, il network IED che presenta al pubblico “Absolute Beginners”, un lavoro inedito e collettivo dei suoi designer, dedicato a dieci icone femminili del passato e del presente, insieme ad un gruppo indipendente di studenti laureati alla Royal College of Art di Londra che raccontano i loro ultimi progetti all’interno della mostra “Support Systems”.
A questi si affiancheranno i lavori proposti da alcuni fra i più prestigiosi centri di formazione italiani e progetti e installazioni di numerosi designer italiani e internazionali esposti nei grandi spazi di BASE.
They Will Design
Nell’ambito della più ampia cornice di “We Will Design 2022”, BASE presenta inoltre un progetto speciale dedicato alle nuove generazioni, realizzato con il sostegno dell’Ambasciata e il Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia: They Will Design, dove dal WE si sposta l’attenzione al THEY, ai più giovani, a coloro che domani avranno la responsabilità di disegnare il futuro. A loro viene consegnata la sfida di immaginare le ISTITUZIONI FANTASTICHE, che modificano, sovvertono o sostituiscono quelle esistenti. Cosa accadrebbe se fossero le nuove generazioni a “disegnare” il mondo? “They Will Design” ha coinvolto studenti tra i 18 e i 26 anni provenienti da Università, accademie e luoghi di formazione italiani e internazionali, per decostruire e ripensare il concetto di “istituzione” a partire da una dimensione immaginativa. Diversi i temi su cui i giovani sono chiamati a riflettere – dall’integrazione e inclusione, alla digitalizzazione, diversity, empowerment femminile fino alla sostenibilità ambientale, circular economy e generazioni a confronto – attraverso la stesura di un manifesto dell’istituzione, la definizione di pratiche di azione e una comunità di riferimento.


Tutte le info sul sito ufficiale: base.milano.it