L’effetto delle piante negli ambienti indoor

Le piante hanno la capacità di migliorare la vita negli ambienti chiusi?

Gli ambienti – domestici, collettivi o di lavoro – devono fare i conti con le inevitabili emissioni di formaldeide e composti organici volatili. Ebbene, molti sono convinti che le piante possano darci una mano, “depurando” gli spazi indoor e migliorando la qualità dell’aria delle nostre case e dei nostri uffici. Esistono studi a tale proposito che però dimostrano che avere il “pollice verde” non basta: pare, infatti, che una buona ventilazione abbia un effetto decisamente più rilevante sulla qualità dell’aria.

piante in ufficioL’istituto di ricerca italiano CATAS è da sempre impegnato nello studio delle emissioni di sostanze volatili dai materiali e dai prodotti finiti del settore legno-arredo.

E’ un’opinione comune come le piante migliorino la qualità dell’aria delle nostre case e dei nostri uffici ed esistono a tal proposito anche dettagliate informazioni sulle specie vegetali più adatte a ridurre la concentrazione di determinati inquinanti.

La ricerca che viene quasi sempre citata come conferma della capacità delle piante di assorbire e metabolizzare le sostanze organiche volatili è molto autorevole essendo stata condotta dalla NASA sul finire degli anni ’80. Lo studio è stato tuttavia realizzato in condizioni molto particolari con camere di prova completamente sigillate e al cui interno era presente un carico di piante molto elevato non riscontrabile in alcuna situazione reale.

Anche l’esposizione delle piante ai vari inquinanti ha seguito una metodologia differente rispetto a ciò che succede in un normale edificio dove le emissioni dai materiali avvengono in modo continuativo e non con un solo impulso iniziale.

Gli esperimenti condotti hanno comunque portato i tecnici della NASA a concludere che determinate piante dimostrano effetti di riduzione degli inquinanti volatili presenti nell’aria.

Secondo CATAS, sebbene in qualche caso i dati appaiano effettivamente significativi, è stato dimostrato da altri studi che l’effetto migliore registrato risulta comunque inferiore a quello che si otterrebbe con un ricambio d’aria anche molto limitato senza considerare che bisognerebbe comunque disporre di due piante per ogni metro cubo di ambiente abitativo per riprodurre le condizioni dell’esperimento effettuato della NASA (in una normale stanza da 4m x 4m x 3m bisognerebbe quindi avere quasi 100 piante).

piante in ufficioSuccessivamente sono stati condotti altri studi in condizioni reali ovvero all’interno di edifici verificando l’effetto della presenza o dell’assenza di piante. Questi studi, seppur limitati, non hanno tuttavia mai dimostrato che ci sia un significativo effetto benefico delle piante sull’inquinamento indoor.

La stessa EPA (l’autorevole ente americano per la protezione dell’ambiente) afferma che l’utilizzo delle piante per il controllo degli inquinanti atmosferici all’interno di un edificio non ha ancora confermato alcun vantaggio. Come un mezzo pratico per il controllo dell’inquinamento indoor, gli effetti delle piante sembrano essere inferiori rispetto a ciò che si ottiene con i comuni tassi di ricambio dell’aria. In altre parole, afferma l’EPA, la capacità delle piante di migliorare effettivamente la qualità dell’aria interna è limitata rispetto ad una adeguata ventilazione.

In definitiva, secondo CATAS, l’effetto benefico delle piante sull’inquinamento indoor non sembra risultare ancora oggettivamente comprovato sebbene la loro presenza possa probabilmente contribuire comunque positivamente al nostro benessere psicologico generale.

Le piante possono comunque influenzare il benessere delle persone sia a livello fisiologico che psicologico.  Il verde distende, rilassa e richiama, anche nel chiuso delle quattro mura di un ufficio o in un’abitazione.

Lo spiega Marino Bonaiuto, Direttore del Cirpa, il Centro Interuniversitario di Ricerca in Psicologia Ambientale: “La vista del verde ci comunica minore tensione, minore stress e maggiore benessere. In particolare la letteratura ci indica che la presenza di elementi verdi contrasta lo stress e facilita il recupero da quest’ultimo a livello fisiologico”.

 

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