Sicam: da Pordenone nuovi stimoli per l’industria mondiale del mobile

Ha compiuto dieci anni, ma non finisce di migliorarsi

Ha compiuto dieci anni e li ha festeggiati crescendo ancora SICAM, il Salone Internazionale dei Componenti, Accessori e Semilavorati per l’industria del mobile che lo scorso ottobre ha portato a Pordenone in visita ai suoi 612 espositori, provenienti da 33 diversi Paesi esteri oltre che ovviamente dall’Italia, più di 8.000 aziende da tutto il mondo. Superati quest’anno i 16.400 metri quadri netti, un record anche questo, per dare visibilità ai produttori e offrire il più vasto repertorio di idee, progetti e spunti di creatività ai professionisti che nelle quattro giornate hanno affollato i padiglioni di Pordenone Fiere.

Ancor più elevato che in passato si è osservato il tasso di internazionalità della manifestazione: ben 104 i Paesi di provenienza degli operatori registrati in fiera, con incrementi significativi rilevati in particolare da mercati importanti, anche se geograficamente lontani e molto distanti tra loro, come il Canada e gli USA da una parte e la Cina, la Corea ed il Giappone dall’altra. Per dare adeguata ospitalità a questa grande occasione di incontro tra domanda e offerta, il Quartiere Fieristico di Pordenone è stato integrato con una struttura temporanea supplementare, il padiglione 10: un padiglione moderno e funzionale, costruito al lato “nord” del Quartiere Fieristico, che ha ospitato servizi e stand con una perfetta continuità rispetto al consueto contesto espositivo.

Quella che SICAM ha continuato a registrare è stata anche quest’anno una crescita graduale e costante, in termini di presenze ma anche di qualità e completezza dell’offerta di accessori, componenti e materiali: la stessa data di effettuazione della manifestazione, attorno a metà ottobre, rappresenta il posizionamento ideale nel corso dell’anno per effettuare le scelte e determinare i trend che caratterizzeranno la stagione successiva nelle grandi fiere del mobile internazionali.

“Dall’allestimento degli spazi ai servizi e alla scelta stessa delle date: sono tutti dettagli che noi curiamo molto – ha rilevato Carlo Giobbi, organizzatore del Salone –. Sono i fattori che hanno portato SICAM a diventare ogni anno un appuntamento irrinunciabile per la community internazionale dell’industria del mobile, il vero momento di aggregazione di tutti i players della filiera dell’arredamento. È grazie alla loro partecipazione numerosa e di alto profilo che in questi dieci anni SICAM è cresciuta costantemente e si è radicata nel calendario fieristico internazionale”.

Oltre che un incremento nei numeri, SICAM ha confermato anche questa volta una profilazione dei visitatori di assoluto livello quanto a ruoli aziendali: è salita al 42% la quota di vertici aziendali (direttori generali, titolari e CEO) registrati in ingresso, al 12% sono cresciuti i designers e gli architetti d’interni presenti, mentre si sono riconfermati con quote oltre il 23% i ruoli commerciali e di marketing e al 16% quelli tecnici (direttori e ruoli di produzione ed acquisti in particolare). A SICAM partecipa dunque chi decide, chi sceglie o orienta le scelte, che determina i trend dell’arredamento nei mercati internazionali: ecco quindi spiegato uno dei “perché” del successo, la forte validità delle relazioni di business che si aprono o si consolidano a Pordenone. E’ una delle ragioni che portano SICAM ad avere da un lato un turnover limitato di espositori e per contro un tasso di riconferme tra le più elevate che sia dato vedere: storicamente, le più recenti edizioni hanno visto mediamente il 90% delle aziende presenti riconfermare la loro partecipazione all’anno successivo, e se si guarda con occhio attento alle poche modificazioni apportate al lay out dei padiglioni si scopre che la gran parte di esse sono legate all’incremento di aree espositive richiesto da produttori che hanno bisogno di dare sempre maggior risalto alle proprie idee, ai propri prodotti e alle capacità di creare e interpretare i nuovi gusti e le nuove richieste dei mercati, oppure a fusioni, acquisizioni o chiusure d’azienda.

“La formula di SICAM ha dimostrato ancora una volta la sua validità in termini di efficacia – ha osservato ancora Carlo Giobbi – e su quella noi interveniamo solo con piccoli interventi integrativi ogni anno: aumentiamo i servizi, miglioriamo laddove possibile quelli esistenti e cerchiamo di ridurre a zero i tempi inutili e le operazioni che non servono, lasciando tutti i professionisti presenti liberi di impiegare al meglio il loro tempo”.

La cura del dettaglio è un aspetto che da sempre è un fiore all’occhiello di SICAM: ma non è un elemento solo esteriore; si trasforma in fattore di efficacia nel momento in cui rende agevole il lavoro tra gli stand, in cui facilita gli incontri e permette di aprire nuove relazioni di alto valore. Com’è accaduto anche quest’anno con l’app dedicata SICAM, ulteriormente evoluta, che ha consentito di registrare le visite in stand e di pianificare incontri anche a ritmo serrato senza perdere alcuna traccia e senza far tralasciare nessuna opportunità.

 

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