L’industria del design tra digitale e internazionalizzazione

il 4° Design Summit di Pambianco

Il summit di Pambianco Strategie di Impresa interamente dedicato al settore Arredo & Design è giunto oggi alla sua quarta edizione annuale.

L’evento, organizzato in collaborazione con FederlegnoArredo e con la rivista Interni, si pone come obiettivo l’apertura di un tavolo di confronto tra gli imprenditori e i manager sulla necessità per le aziende del settore di completare il proprio processo di digitalizzazione con la crescita nelle
vendite online e di accelerare il processo di internazionalizzazione.

A moderare la giornata è stato chiamato Nicola Porro, conduttore di Matrix su Canale5.

Dopo i saluti di Luca Peyrano, CEO di Elite – London Stock Exchange Group, la mattinata è entrata subito nel vivo con la ricerca “Digitale e tecnologia: l’impatto nella gestione delle aziende del design” presentata da David Pambianco, CEO di Pambianco Strategie di Impresa. La ricerca, che si è basata sia su rielaborazioni dei dati di ricerche di fonti di livello internazionale sia su interviste dirette a vari imprenditori e manager di aziende del settore, ha coinvolto un panel di 28 aziende che hanno sviluppato un fatturato complessivo di 2,9mld € nel 2017.

La ricerca

A dare un’idea delle dimensioni del digitale sono alcuni dati che mettono in evidenza quanto il mondo sia sempre più collegato, con 4,8mld di smartphone connessi a livello globale e un tempo medio speso sui social in costante aumento, oltre che un 58% delle vendite del canale fisico influenzate da un contatto online e una generazione di consumatori sempre più giovane (tra i 22 e i 38 anni).

Dalla ricerca è emerso come la digital revolution, che ha reso possibile il contatto diretto tra brand e consumatore, stia avendo un impatto su tutte le aree aziendali e in particolare in 3 macroaree ovvero la produzione, la comunicazione e le vendite.

Entrando nello specifico, nel campo della produzione, il 78% delle aziende facenti parte del campione ha adottato tecniche di automazione industriale per migliorare la produttività e la qualità della produzione, ottenendo vantaggi che vanno dal risparmio economico e di energia al miglioramento del livello della qualità alla velocità e alla sostenibilità e, collegando il processo produttivo al proprio CRM, anche a una “personalizzazione di massa”.

Nel campo della comunicazione si evidenzia invece un cambiamento nella ripartizione degli investimenti, che vedono negli ultimi cinque anni un incremento fino all’11% degli investimenti in campagne social e in pubblicità online e SEO e un calo nell’advertising cartaceo, su un investimento medio nel 2017 del 3% del fatturato. Gli strumenti social e online più utilizzati sono risultati essere Facebook e Instagram, la cui gestione ha implicato l’inserimento di nuove figure interne specializzate nell’85% delle aziende prese in esame.

Un focus importante è stato riservato all’e-commerce, i cui maggiori vantaggi sono risultati essere il contatto diretto con i propri consumatori, la possibilità di raggiungere un ampio bacino potenziale e, solo in parte, una maggiore marginalità mentre tra i limiti si notano soprattutto la concorrenza fatta ai propri dealers oltre che una limitata abitudine d’acquisto da parte dei consumatori e una grande complessità di progettazione e logistica.

L’analisi ha inoltre evidenziato che, nonostante a livello globale l’e-commerce sia già un canale consistente nel settore dell’arredo, le aziende italiane sono praticamente assenti: è la Cina a guadagnare la più grossa fetta di mercato (20%) con un giro d’affari pari a 58mld $ seguita da Stati Uniti con 33mld $ (12%) ed Europa con 26mld $ (6-7%). Il settore arredo italiano sviluppa online solo l’1-2% del proprio giro d’affari per un valore pari a 0,3mld di €, posizionandosi così dopo Germania, Francia, Spagna e Inghilterra. Scarso in Italia anche il digital export con il 2% del totale, pari a circa 70mln di €.

Questa lentezza nell’acquisire quote di mercato online è un limite importante per le nostre aziende alla luce del fatto che, con il crescere della capacità di spesa delle nuove generazioni, non se ne potrà fare a meno perché un consumatore abituato ad informarsi ed acquistare online lo fa per tutti i prodotti di cui necessita.

Concludendo, le aziende italiane, all’avanguardia nell’innovazione legata al prodotto e un po’ indietro nella digitalizzazione, dovrebbero quindi iniziare a considerare il digitale non solo come una “parte della comunicazione” ma come un vero e proprio approccio che riguarda tutta l’azienda e vederlo finalmente come il presente, non il futuro. Per non vanificare gli investimenti in tecnologia, automazione, CRM, gestione dei dati e social media, sarebbe opportuno perciò che “chiudessero il cerchio” con la vendita via e-commerce, scopo per cui sono messe in atto le attività precedenti.

Interventi e tavole rotonde

Claudio Feltrin

Dopo un breve intervento di Gilda Bojardi, Direttore Interni Magazine, la mattinata è proseguita con due interviste face to face che hanno visto Claudio Feltrin, Presidente di AssArredo, esaminare le sfide del settore arredo in Italia e Stefano Cazzaniga, Export Manager di Interni Arredamenti, toccare il tema del retail e della crescita internazionale.

A seguire l’intervista a due dal titolo “La progettualità del Made in Italy: punti di forza e debolezza nel contesto globale”, ha messo a confronto Franco Guidi, Partner e CEO di Lombardini 22, e Massimiliano Locatelli, architetto e designer co-fondatore di CLS Architetti.

La prima parte della mattina si è conclusa con le interviste a Nicola Coropulis, General Manager di Poltrona Frau, sulla costruzione di un brand del lusso nell’arredamento e a seguire a Claudio Luti, Presidente di Kartell, che ha raccontato attraverso la propria interessante case history la strategia del marchio in tema di ricerca, innovazione e ampliamento.


Interviste a Claudio Luti e Nicola Coropulis

La seconda parte della mattinata si è aperta con l’intervista a Belén Frau, Country Retail Manager di IKEA Italia, che ha esposto la visione del brand in un’intervista dal titolo “Le sfide future del Retail, tra digitalizzazione e customer experience”.

Il summit ha poi registrato due tavole rotonde che nel primo caso hanno visto protagonisti Nicolò Gavazzi, Chief Sales Officer di Boffi Group, Carola Bestetti, Communication and Marketing Director di Living Divani, e Giulia Molteni, Head of Marketing and Communication di Molteni&C | Dada sul tema delle nuove generazioni che affrontano un mercato sempre più competitivo; nel secondo caso Daniele Lago, CEO&Head of Design di Lago e Gianluca Mollura, CEO di Mollura &C, si sono confrontati ancora sull’e-commerce e sulle sue potenzialità per raggiungere un mercato globale.

A chiudere l’intensa mattinata di lavori, infine, l’intervista a Franco Bianchi, Presidente e CEO di Haworth, che ha raccontato della visione che gli USA hanno dell’Italia e del mercato italiano.


Nicola Porro, Giulia Molteni, Nicolò Gavazzi, Carola Bestetti

Potrebbe interessarti: